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Parigi. Shutterstock by Adisa
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Parigi. Shutterstock by Adisa
Parigi, città dell’amore, delle luci e, in una manciata di giorni, anche delle Olimpiadi, è conosciuta in tutto il mondo per le sue attrazioni immortali, dalla Tour Eiffel al Louvre, poli magnetici per il turismo internazionale. Ma all’ombra di queste icone sempreverdi riposano sfuggenti angoli suggestivi e scorci pittoreschi che contribuiscono all’allure fascinosa che della capitale francese è tratto distintivo. Sono luoghi nascosti, dal sapore bohémien, custoditi gelosamente dalle strade più restie al clamore della folla, e visitarli equivale a immergersi nel più profondo spirito della città per respirarne le mille sfaccettature. Ecco, quindi, un itinerario insolito alla ricerca di 5 mete anti–clichés per un’esperienza parigina irresistibilmente autentica. Per chi vuole innamorarsi, o innamorarsi ancora, della Ville Lumière.
Un’oasi di verdeggiante quiete che si estende per 24 ettari nel tessuto urbano del 5°arrondissement: fondato nel 1626, il Jardin des Plantes può vantare una collezione botanica senza eguali in tutta la Francia, con oltre 10.000 specie di piante provenienti da ogni angolo del Pianeta. Qui è possibile passeggiare tra aiuole fiorite, serre tropicali e giardini tematici, lasciandosi inebriare dai profumi esotici e conquistare dalla bellezza della natura. E dopo il viaggio alla scoperta della flora dei cinque continenti, la ciliegina sulla torta è il Museo di Storia Naturale di cui il giardino è parte, ideale per un secondo viaggio, questa volta per conoscere l’evoluzione della vita sulla Terra.
Lungo le rive del Canal Saint-Martin, dove l’atmosfera libera e romantica si mescola all'ascendente della Parigi ottocentesca, il sonnolento moto dei bateaux-mouches tra i ponti in ferro battuto e gli edifici storici che si specchiano nell’acqua scandisce i tempi di un luogo che si oppone ancora oggi alla frenesia cittadina. Passeggiate lungo i viali alberati, sorseggiando un caffè in uno dei caratteristici bistrot che si affacciano sul canale, tra il 10° e l’11° arrondissement, e non dimenticate di fermarvi al Marché Bastille, un tripudio di colori e sapori in cui gustare le specialità gastronomiche locali.
Nascosta nel cuore del 12° arrondissement, Rue Crémieux è un piccolo gioiello che rifugge le visite in massa. Una via pittoresca che sembra uscita da un dipinto, dove casette basse dai colori pastello, in cui è facile riconoscere le forse più blasonate tinte di Burano e Portobello Road, si susseguono in una cornice degna di una fiaba, tra edera rampicante e fiori che puntellano il passaggio. Disegni di gatti neri sulle pareti delle case, scherzosi trompe l'oeil e insegne di negozi risalenti all’Ottocento (la via è stata realizzata nel 1857) faranno a gara per rapire il vostro sguardo. Una foto è d’obbligo.
Nel 19° arrondissement, in cima alla collina che affaccia sul quartiere artistico per definizione, Montmartre, e lontano dalla folla turistica, si nasconde la Butte Bergeyre, un minuscolo villaggio (quasi) segreto dall’anima squisitamente bohémienne e dalla vista mozzafiato sulla città, con una prospettiva privilegiata sulla Basilica del Sacro Cuore. Poco distante dal Parc des Buttes-Chaumont, questo minuscolo distretto segnato da viuzze acciottolate ospita case immerse nel verde, un vigneto e giardini terrazzati in grado di regalare un’istantanea da cartolina (alternativa) della Ville Lumière.
Realizzata nel 1847, la Cité des Fleurs è una via pedonale lunga oltre 200 metri, nel cuore del 17° arrondissement. Si tratta di un quartiere residenziale unico, dove ogni casa è chiamata ad avere un giardino fiorito – da cui il nome. Le facciate degli eleganti palazzi sono quindi ricoperte da una folta vegetazione, che ha reso questo luogo uno dei più green di Parigi. Un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, che desiderano ritagliarsi un intermezzo di silenziosa evasione senza allontanarsi dalla città.