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Nantucket, l’isola di The Perfect Couple

Da città dei balenieri a meta esclusiva, ecco la location della serie Netflix con Nicole Kidman e Dakota Fanning
A cura di   Barbara Balestrieri

Courtesy of Netflix

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Courtesy of Netflix

Courtesy of Netflix

È il villaggio marinaro più elitario degli Stati Uniti, paradiso dei miliardari che cercano rifugio dal caos metropolitano, ma anche epicentro delle odissee delle baleniere (ha ispirato Melville per il suo Moby Dick), di cui racconta ancora la storia, oltre duecento anni dopo. L’isola di Nantucket, al largo della costa del Massachusetts, nel New England, è una sintesi di fascino naturale e allure glamour intrinsecamente cinematografica, con le sue spiagge a perdita d’occhio, le romantiche scogliere, i silenziosi porticcioli, i fari solitari e le dimore tanto eleganti da essere riconosciute come quintessenza dell’esclusività d'oltreoceano.

Casa Winbury

Con queste premesse, non c’è da stupirsi che sia stata scelta come location dorata per una serie che fa leva sul mai (troppo) scontato contrasto tra apparenza e realtà: The Perfect Couple.

Courtesy of Netflix
The Perfect Couple. (L to R) Liev Schreiber as Tag Winbury, Nicole Kidman as Greer Winbury in episode 103 of The Perfect Couple. Cr. Courtesy of Netflix © 2024

In sei episodi, tra giallo e satira sociale dai toni soap, l’ultima uscita Netflix con Nicole Kidman e Liev Schreiber eleva l’isola di Nantucket a simbolo di uno status di impareggiabile benessere, che entra presto in collisione con la spirale di bugie, odio e segreti inconfessabili innescati dal delitto di cui la villa sfarzosa, con piscina e campo da golf, dei ricchissimi Winbury diventa teatro. La morte di Merritt Monaco, damigella d’onore dell’umile Amelia (Eve Hewson), alla vigilia del matrimonio con il figlio prediletto della gelida matriarca Greer (Kidman), dà infatti luogo a un dramma familiare senza esclusione di colpi, che in breve fa crollare la fragile facciata di perfezione che i Winbury ergevano a vessillo distintivo.

Gli uomini e le donne dei privilegi, restituiti da un cast stellare (da Dakota Fanning a Isabelle Adjani), sono costretti in breve a scendere pubblicamente, per la prima volta, dal lussuoso piedistallo per rivelare, a loro stessi e agli altri, verità poco celesti – e decisamente molto terrene. A rimanere immutata nella sua bellezza, in un contesto in cui tutto si trasforma e mostra storture, è solo l’immagine dell’isola.

L'isola della Essex

Nantucket, paradigma dell’architettura New England, con le sue case con le pareti in legno di cedro grigio, le finiture bianche e le aiuole fiorite, è parte del Nantucket Sound, un canale formato, oltre che dall’omonima isola, anche dalle mete turistiche di Martha’s Vineyard e Cape Cod. Misura poco più di 270 Km quadrati ed è raggiungibile tramite traghetto o in aereo da grandi città come New York e Boston.Nantucket. Shutterstock by Bokic Bojan

Oggi, si sarà intuito, ospita perlopiù residenti che non badano a spese, da cui l’abbondanza di boutique esclusive e ristoranti a cinque stelle, ma il suo passato è molto più industriale, in quanto capitale ottocentesca della caccia alle balene, un’eredità che conserva ancora e custodisce tra le sue pittoresche strade, nonché nel museo di riferimento, il Nantucket Whaling Museum. Era infatti dell’isola la celebre Essex, la baleniera che nel 1820 fu attaccata e affondata da un capodoglio, dando a Herman Melville materia per scrivere Moby Dick. Prima ancora della colonizzazione degli inglesi, nel XVII secolo, era abitata dalle tribù di nativi americani Wampanoag, da cui deriva non solo il nome dell’isola (”Nantucket”, ossia “terra lontana”) ma anche quello delle prelibate vongole della zona (“quahogs”), grazie alle quali si prepara una straordinaria zuppa (“Quahog Chowder”) che è un’autentica specialità locale. Insomma, molto più di un luogo da cartolina.

Natura, surf e giardini all'inglese

Nantucket lighthouse. Shutterstock by Roman Kuryuluk

La sua natura mantiene una dimensione selvaggia, evidente nel Coskata-Coatue Wildlife Refuge, una zona costiera popolata da cervi, rapaci e uccelli acquatici, e nelle sconfinate distese sabbiose, in particolare nella South Shore, oasi dei surfisti, che possono trarre vantaggio delle alte onde. La macchina qui non è necessaria, ci si può muovere tranquillamente a piedi, con l’autobus o, in alternativa, in bicicletta – ideale per visitare Siasconset, caratteristica frazione animata da deliziosi giardini all'inglese a un’ora circa dal centro cittadino. E se i costi del pernottamento vi sembrano proibitivi, non vi scoraggiate: una giornata è sufficiente per riuscire ad apprezzare tutto il fascino isolano.

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