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Wikimedia Commons - Photo by Will Fresch
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Wikimedia Commons - Photo by Will Fresch
Sembrava impossibile, ma l’hanno fatto. Dopo 15 anni di amara discordia, la stessa che ha spinto anche i fan più devoti a non sperarci nemmeno più, Liam e Noel Gallagher hanno spiazzato il mondo intero con un annuncio folgorante, anticipato da una card sibillina pubblicata poche ore prima sui canali social: gli Oasis, nel 2025, tornano sul palco.
La promessa di un tour di 14 concerti nel Regno Unito ha così riacceso la fiamma – mai sopita – non solo della generazione, forse più nostalgica, che ha vissuto la parabola della band britannica in tempo reale, ma anche di chi, quella band dal successo ormai storico, l’ha scoperta dopo, innamorandosene. Ma, soprattutto, di chi non è mai riuscito a vederla live, rimanendo a bocca asciutta dal lontano 2009. E tuttavia, quando i biglietti sono andati online, la frenesia si è trasformata in isteria, l’incanto ritrovato in disincanto e l’oggetto del desiderio, alias la reunion più agognata degli ultimi tempi, è diventata in breve un doloroso miraggio. Tra attese interminabili (code di oltre 40.000 persone animate da buona volontà), errori di sistema, e prezzi schizzati alle stelle, a poco sono serviti gli interventi dei fratelli Gallagher per riportare ordine.
Insomma, l’Oasis-mania ha creato un cortocircuito su cui non sono mancate speculazioni e in tanti, troppi, hanno visto naufragare le loro speranze. Adesso, se non siete riusciti ad accaparrarvi i lasciapassare dorati (e siete in ottima compagnia), non significa che non possiate fare il vostro personalissimo tour tra le città-simbolo scelte dal gruppo, stadi inclusi. Fondative per la scena della musica britannica, effervescenti e ricche di storia, le realtà di seguito meritano una visita a priori – e, in questo caso, nessuna delusione all’orizzonte.
Capitale del Galles, Cardiff è una città cosmopolita che combina un nutrito patrimonio storico con un'atmosfera moderna e vivace. L’architettura vittoriana si fonde qui senza fratture con lo stile contemporaneo di edifici e magazzini dalle linee audaci di recente costruzione. Il suo skyline è dominato dal Castello, un’imponente fortezza normanna che regala una vista panoramica altamente suggestiva. L'inconfondibile Principality Stadium ospita eventi sportivi di livello mondiale e ha offerto il suo palcoscenico ad artisti del calibro di Paul McCartney, Madonna e i Rolling Stones.
Inconfondibile il suo castello, arroccato su una collina vulcanica; magiche le strade acciottolate della sua Old Town, in grado di ispirare romanzi (si pensi alla saga di Harry Potter) e alimentare misteri. Edimburgo, capitale scozzese, è tanto caratteristica da sembrare ruffiana, ma la verità è che gli scorci da cartolina mantengono ad oggi un’autenticità rara in Europa. Che si passeggi per la Royal Mile, ventre cittadino, si scenda fino al pittoresco Dean Village o si decida di esplorare la più recente New Town, Edimburgo riesce a entrare nel cuore di ogni visitatore. Sebbene sia animatissima in estate, quando si svolge il Fringe Festival, il più grande festival artistico del mondo, la città che ha fatto esplodere la creatività di J.K. Rowling mantiene la sua vivacità tutto l’anno. David Bowie, U2, Rolling Stones, Red Hot Chili Peppers e, chiaramente, Oasis hanno incendiato il palco del Murrayfield Stadium.
Città industriale a nord dell’Inghilterra, capace di reinventarsi come capitale della musica internazionale, culla del movimento Madchester negli anni ’80, Manchester è una tappa obbligata per chi non resiste al richiamo del rock alternativo e del Britpop (e non solo). Qui sono nate band iconiche come The Smiths e Joy Division, oltre agli Oasis, che nel 2009 suonarono a Heaton Park, uno dei parchi più grandi d’Europa. Ma ad essere oggetto di culto a Manchester non è certo solo la musica: l’Old Trafford, lo stadio del Manchester United, è la mecca per i tifosi di calcio di tutto il mondo.
Non ha certo bisogno di presentazioni, né tantomeno di tour musicale per richiamare turisti – ne conta milioni ogni anno. La capitale del Regno Unito, cosmopolita e dinamica, spazia dall’immutabile fascino di attrazioni storiche come Buckingham Palace, l’Abbazia di Westminster, la Torre di Londra e il Big Ben, alla verve di quartieri frutto della sua identità multiculturale, come Soho. I cinefili possono perdersi a Notting Hill, gli amanti del verde a Hyde Park, gli appassionati di arte al British Museum o alla National Gallery. Insomma, qualsiasi elenco sarebbe parziale, anche in relazione alla musica, che è parte integrante dello spirito londinese, dai Beatles a David Bowie, passando per i Queen, protagonisti di un memorabile concerto nel 1986 a Wembley, il tempio dello sport inglese (scelto anche dagli Oasis).
Celebre per i pub tradizionali dove è impossibile non assaggiare un bicchiere della locale birra Guinnes, Dublino ha una cultura vivissima che si respira nelle sue strade colorate, puntellate da edifici in mattoni rossi. Dal fascino ipnotico e senza tempo, la piccola capitale irlandese (si gira a piedi senza difficoltà) è un paradigma di come il passato possa dialogare armoniosamente con la contemporaneità. A dimostrarlo è la naturale coesistenza di quartieri vittoriani e georgiani e aree giovani e trendy come i Docklands. Imperdibile il Trinity College, tra i più antichi d’Europa, che ha visto il passaggio di studenti eccezionali – due nomi su tutti, Oscar Wilde e Samuel Beckett. Ancorata fieramente alla musica tipica irlandese, folk e celtica, Dublino ha anche un’anima rock: città natale di Bono Vox, il suo Croke Park, lo stadio cittadino, ha ospitato gli U2 – tra gli altri – sin dal 1985.