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Giardino di Ninfa, l’antico paradiso del Lazio

Alla scoperta del giardino più romantico del mondo
A cura di   Alessia Marzano

Giardino di ninfa. Shutterstock by LifeCollectionPhotography

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Giardino di ninfa. Shutterstock by LifeCollectionPhotography

Giardino di ninfa. Shutterstock by LifeCollectionPhotography

Nel cuore della campagna laziale, e precisamente in provincia di Latina, tra i comuni di Norma e Sermoneta, sorge un gioiello botanico di rara bellezza. Stiamo parlando del Giardino di Ninfa. Circondato da antiche rovine e bagnato dalle acque del fiume che ne porta il nome, questo paradiso terrestre incanta chiunque con la sua atmosfera fiabesca e il suo patrimonio storico unico. Dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000, questo luogo dove natura e storia si fondono armoniosamente è ricco di magia e rappresenta per alcuni il giardino più romantico al mondo. Ma qual è la sua storia?

Fondazione e storia del Giardino di Ninfa

Giardino di Ninfa. Shutterstock by Stefano Tammaro

Le origini del Giardino di Ninfa risalgono all'epoca romana, quando l'area era abitata dagli antichi popoli dei Volsci. Tuttavia, fu nel Medioevo che Ninfa iniziò ad acquisire fama e importanza. Il nome "Ninfa" deriva, appunto, dalle ninfe: pare che il luogo fosse sacro a questi esseri mitologici – divinità femminili legate alla natura – fin dai tempi antichi. Dall’XI secolo, Ninfa evolvé in una città importante, sotto il dominio di illustri casate nobiliari come i Tuscolo e i Frangipane. Durante questi periodi, Ninfa vide una notevole espansione architettonica e un incremento della sua rilevanza economica e politica. Un evento significativo fu l'incoronazione del cardinale Rolando Bandinelli come Papa Alessandro III nella chiesa di Santa Maria Maggiore nel 1159, i cui resti sono tuttora conservati. Successivamente, Ninfa passò sotto il controllo di altre influenti famiglie e, nel XIII secolo, il paese venne fortificato dai Caetani, una potente famiglia nobiliare di origine germanica.

Il nobile Gelasio Caetani, innamorato della natura e dell'arte, intraprese un ambizioso progetto di restauro del borgo e di creazione di un giardino botanico. Con l'aiuto di esperti, trasformò le rovine di Ninfa in un'oasi di bellezza, piantando rarissime specie di piante provenienti da tutto il mondo e lasciando che la natura si riappropriasse lentamente dei suoi spazi. Oggi rimangono nel giardino le rovine di cinque chiese storiche, con affreschi conservati nel Castello Caetani dal 1971. Marguerite Chapin Caetani arricchì quindi il giardino di nuove piante e lo aprì agli intellettuali legati alle sue riviste, "Commerce" e "Botteghe Oscure", negli anni 30. L'ultima erede, Lelia Caetani, curò il giardino valorizzando la sua naturale bellezza e creò un rock garden, evitando sostanze chimiche. Inoltre, finanziò la Fondazione Roffredo Caetani nel 1972 per preservare l'eredità familiare e il giardino.

Il risultato di questo lavoro titanico è ciò che oggi conosciamo come il Giardino di Ninfa: un luogo di incontro tra arte, amore e natura, in cui antiche rovine si mescolano a giardini lussureggianti e specchi d'acqua cristallina. Ogni angolo di Ninfa racconta una storia, ogni pietra parla di un passato glorioso e di un presente rigoglioso. Da allora, il Giardino di Ninfa è diventato una meta imperdibile per gli amanti della natura, dell'arte e della storia, attirando visitatori da ogni parte del mondo con il suo fascino senza tempo e la sua bellezza mozzafiato.

Visitare il giardino e le sue meraviglie botaniche

Giardino di Ninfa. Shutterstock by LifeCollectionPhotography

 

Il Giardino di Ninfa si estende per otto ettari e ospita oltre un migliaio di piante e alberi, tra cui noci, meli, un bellissimo acero a foglie rosa, lavande, cipressi e tanti altri. È romanticamente attraversato da tantissimi ruscelli e dal fiume Ninfa, nelle cui acque vive la trota macrostigma, localmente conosciuta come Trota di Ninfa. Per quanto riguarda la sua fauna, invece, l’agro pontino è sulla via di molte rotte migratorie e, per questo motivo, qui vi fanno tappa numerose specie aviarie.

Il Giardino di Ninfa chiude durante l’inverno e può essere visitato nelle giornate di apertura al pubblico, tuttavia, i gruppi organizzati possono visitarlo tutto l’anno attraverso prenotazioni e visite guidate. Sul sito del giardino è possibile trovare le date di tutte le prossime aperture, previste a breve, in occasione dell’arrivo della primavera.

Ma è d'obbligo anche un tour del Castello Caetani di Sermoneta, che domina l'omonimo borgo medievale con la sua maestosità. Ogni angolo del castello racconta una storia, e di conseguenza le visite offrono un'opportunità unica per conoscerla, grazie alle sue stanze decorate con affreschi originali, le passeggiate tra le antiche torri e le viste spettacolari sulla campagna circostante. Durante la visita, è possibile anche scoprire i segreti nascosti del castello attraverso le guide esperte che accompagnano i turisti lungo il percorso. Per chiunque desideri vivere un'esperienza indimenticabile immerso nell'atmosfera medievale, una visita al Castello Caetani di Sermoneta è un viaggio nel tempo da non perdere.

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