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Ma ve lo ricordate il Commodore 64?

Tutto quello che c'è da sapere sull'antenato del moderno PC
A cura di   Arianna Alessi

Commodore 64. Shutterstock by Federico Magonio

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Commodore 64. Shutterstock by Federico Magonio

Commodore 64. Shutterstock by Federico Magonio

Al giorno d’oggi il fatto di possedere un computer potrà anche apparire scontato ma, fino a poco tempo fa, non era affatto così. Verso la fine degli anni settanta, ad esempio, i computer esistevano già un po' sebbene, per prezzi e dimensioni, non fossero alla portata di tutti. Poi, all'inizio del decennio successivo, il colpo di genio: creare dei computer ad uso personale. Tra il 1981 e il 1984 uscirono ben tre Personal Computer: l'IBM 5150, il Macintosh della Apple (che paradossalmente, dei tre, fu quello che inizialmente ebbe meno successo) e il Commodore VIC-20 che, sulla scorta di un successo da un milione di unità vendute in un anno,  spinse l'azienda allo sviluppo immediato di un modello più potente, il Commodore 64.

Il Commodore 64

Il Commodore 64 (C64), lanciato nel gennaio 1982, è stato uno dei computer più iconici e influenti della storia dell’informatica di consumo. Prodotto da Commodore International, il C64 deve il suo nome alla capacità di memoria di 64 kilobyte, una quantità considerevole per l’epoca. Grazie al suo prezzo accessibile (i primi modelli costavano all'incirca 800.000 lire), alla vasta libreria di software e all'avanzata capacità hardware, il C64 ha praticamente dominato il mercato degli home computer negli anni 80. 

Tra i componenti più rivoluzionari del C64 vi erano i chip grafici e sonori. Il chip grafico VIC-II consentiva una risoluzione massima di 320x200 pixel e la visualizzazione di 16 colori (oggi un MacBook ha una risoluzione di 3456×2234 pixel e un miliardo di colori!), mentre il chip audio SID (Sound Interface Device) permetteva una sintesi sonora a tre voci che superava di gran lunga le capacità della maggior parte dei suoi concorrenti.

Shutterstock - Photo by Cristian Storto

Il successo

Il Commodore 64 è stato un successo commerciale straordinario, vendendo oltre 17 milioni di unità durante il suo ciclo di vita. Parte del suo successo era dovuto alla strategia di prezzo aggressiva di Commodore, che sfruttava le sue risorse interne per produrre componenti chiave ad un costo inferiore. Questo approccio permise a Commodore di offrire il C64 ad un prezzo molto competitivo, rendendolo accessibile ad un pubblico ampio, dalle famiglie agli appassionati di informatica. 

Uno dei principali fattori di successo del C64 è stata la sua vasta libreria di software. Il computer era compatibile con migliaia di programmi, dai software educativi e di produttività ai giochi. Titoli come Elite, The Last Ninja, e Maniac Mansion non solo hanno definito il C64 come una piattaforma di gioco eccezionale, ma hanno anche influenzato l’intero settore dei videogiochi. La community di sviluppatori indipendenti e appassionati di homebrew software (programmi sviluppati amatorialmente) fiorì, contribuendo ulteriormente alla longevità della piattaforma.

L'impatto del C64 nella cultura popolare

Il Commodore 64 ha avuto un impatto duraturo sulla cultura informatica e popolare. Ha formato una generazione di programmatori appassionati di tecnologia, molti dei quali hanno continuato a diventare pionieri nel campo dell’informatica. Il C64 è ancora oggi celebrato e ricordato con affetto, attraverso una vivace comunità di retrocomputing (fenomeno legato al recupero di computer di vecchia generazione) che continua a sviluppare software e a partecipare ad eventi dedicati. 

Un pezzo di storia tecnologica, simbolo di un'epoca di esplorazione e innovazione informatica. Il suo successo commerciale, la sua tecnologia avanzata per l’epoca e il suo ampio catalogo di software lo rendono una pietra miliare nel mondo dei computer domestici. Un testamento del potere duraturo della creatività e dell’ingegno umano. Ora possiamo accontentarci del C64 Mini, una riproduzione in miniatura del celebre computer Commodore 64, ora disponibile qui per l'acquisto.

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