Tech
Shutterstock by Koshiro-K
#FFFFFF
Shutterstock by Koshiro-K
Negli ultimi tempi, la nuova sfida delle intelligenze artificiali destinata a sviluppare modelli di linguaggio avanzati ha spinto molte aziende a mettere a punto soluzioni innovative. In questo contesto, Google aveva lanciato Bard, divenuto ora ufficialmente Gemini, un nuovo modello di linguaggio progettato per generare testi in modo naturale e intelligente. Affiancandosi ad altre piattaforme simili, Gemini si propone di offrire un'esperienza di conversazione virtuale all'avanguardia, diventando una vera e propria risposta all’utilizzatissima ChatGPT. Ma quali sono le caratteristiche distintive di questo nuovo arrivato nel panorama delle intelligenze artificiali?
Gemini è un progetto lanciato dal colosso Google, che ha fatto un successivo passo nel mondo – ormai sempre più sviluppato – delle intelligenze artificiali. Questo nuovo modello di AI è stato pensato e sviluppato per comportarsi in modo sempre più simile a quello umano: una vera rivoluzione che sta portando il dibattito sul mondo delle intelligenze artificiali a farsi sempre più acceso. Lo scorso 6 dicembre, Sundar Pichai, CEO di Google, insieme a Demis Hassabis, CEO e co-fondatore di Google DeepMind, ha ufficialmente portato alla luce questo nuovo progetto. Dai dettagli emersi, si è notato che Gemini non solo dispone di avanzate capacità di linguaggio naturale, ma che include anche un AlphaCode 2, ovvero un sistema sofisticato di "generazione del codice", che permette all’intelligenza artificiale di affrontare problemi di programmazione complessi e di interagire in modo collaborativo con gli sviluppatori, in maniera più precisa rispetto alla sua rivale ChatSPT. Un prodotto a 360 gradi, insomma, capace di supportare testi, audio e immagini, e di imporsi come “modello più grande e più capace”, come ha dichiarato Eli Collins, vicepresidente dei prodotti di Google DeepMind, durante un’intervista rilasciata alla stampa.
Google Gemini si sviluppa in tre differenti varianti, Gemini Nano, Pro e Ultra. Il primo modello è facile da usare e molto rapido, ed è l’ideale per tutti i dispositivi mobili. Il secondo, invece, è utilissimo per rispondere a domande più complesse, dando informazioni molto più dettagliate rispetto alle altre due varianti. Ma è Gemini Ultra, il modello che debutta in questo 2024, quello che secondo Google è superiore a qualsiasi altro modello di intelligenze artificiali. Questa variante promette una profonda comprensione di immagini, audio e video, e ha un’eccellente capacità di ragionamento e quindi di problem solving.
Queste due intelligenze artificiali presentano varie differenze, soprattutto nelle diverse prestazioni, nei prezzi e negli sviluppi futuri.
La risposta su quale delle due intelligenze sia la migliore da scegliere, dunque, non è scontata, e forse dipende dalle esigenze specifiche di ognuno di noi. Quello che è certo è che Gemini si rivela efficacissima, soprattutto nella sua versione Ultra, per comprendere e generare contenuti multimediali, come immagini audio e video, mentre ChatGPT è molto più utile nel generare testi e conversazioni virtuali: questo la rende una scelta migliore per un creativo. Il professor Alexei Efros dell'UC Berkeley, esperto dell'IA, esprime ottimismo sull'approccio generale di Google a Gemini. Tuttavia, sospetta che, similmente a ChatGPT-4, Gemini potrebbe incontrare limiti nella comprensione delle complessità del mondo reale.
La vera sfida resta, per concludere, comprendere come questo nuovo mondo si possa approcciare al nostro, diventando un modo per arricchire le nostre vite personali e, soprattutto, professionali.