Serie TV

Un "Inganno" che piace a tutti

La Serie TV targata Netflix con Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti
A cura di   Ilaria Del Bono

Courtesy of Netflix

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Courtesy of Netflix

Courtesy of Netflix

“E se fosse stato al contrario? Lui sessantenne e lei trentenne?”

È qui che si concentra il cuore di Inganno, in queste due domande che pone Gabriella, la protagonista.
La Serie TV in 6 episodi, prodotta da Cattleya (parte di ITV Studios), diretta da Pappi Corsicato e interpretata da Monica Guerritore e Giacomo Gianniotti, disponibile in esclusiva su Netflix, ha già conquistato non solo il pubblico italiano, ma anche quello internazionale. Non sorprende, dunque, che sia tra le serie Netflix non in lingua inglese più viste di sempre.

Scritta da Teresa Ciabatti, Eleonora Cimpanelli, Flaminia Gressi e Michela StranieroInganno è un thriller sentimentale che intreccia suspense, rottura dei tabù e verità scomode sull’amore. Racconta una relazione intensa, piena di ombre e segreti, che scuote le convenzioni sociali e destabilizza gli equilibri familiari, ribaltando il ruolo della maternità nella cultura mediterranea.

 Tra passione e pregiudizi, la trama di Inganno

Gabriella (Monica Guerritore) è la proprietaria di un lussuoso hotel in Costiera Amalfitana. Elegante e fiera dei suoi sessant'anni, è pienamente consapevole del suo ruolo. Con i figli ormai adulti, la vita sembra non riservarle più grandi sorprese, fino all’incontro con Elia (Giacomo Gianniotti), un giovane affascinante, vitale e libero, coetaneo del suo figlio maggiore. Elia esercita su Gabriella un fascino irresistibile, ma anche ambiguo e inquietante. Nonostante la notevole differenza di età, Gabriella si riscopre donna e amante, ed è disposta a rischiare tutto per lui, persino il rapporto con i figli e la loro eredità.

Inganno è un melodramma che fonde generi come il family drama e il noir. Ambientato tra Napoli e la splendida Costiera Amalfitana, racconta il conflitto interiore di una donna matura che ha ormai quasi rinunciato alla sua vita sentimentale. L’ingresso improvviso di un giovane sconosciuto sconvolge i suoi equilibri più intimi, spingendola a rifiorire in una fase nuova e più audace della sua vita.

Courtesy of Netflix
Set of "Inganno" by Pappi Corsicato.
in the picture Monica Guerritore and Giacomo Gianniotti.
Photo by Gianni Fiorito

Spogliarsi dai tabù sociali

Basata sulla serie britannica Gold Digger, Inganno è una storia di famiglia, e si sa, la famiglia italiana è molto diversa da quella inglese. Per noi, culturalmente, la differenza di età e di ceto sociale sono tabù molto più forti da raccontare e, soprattutto, difficili da spezzare. Ancora oggi, le relazioni amorose con un’ampia differenza di età sono considerate un argomento delicato, anche se in un solo senso: se i ruoli fossero invertiti (un uomo più anziano con una giovane donna), probabilmente non susciterebbero le stesse riflessioni.

Se ci fossimo scandalizzati per ogni fidanzata under 25 di Leonardo DiCaprio, giusto per fare un esempio, forse la serie avrebbe avuto un impatto diverso. Quando un prodotto di questo tipo riscuote un tale successo, significa che è riuscito a cogliere un aspetto profondo della nostra realtà, riflettendo la complessità del nostro rapporto con l’invecchiamento femminile, e con tutto ciò che comporta, vita sessuale inclusa.

Courtesy of Netflix
Set of "Inganno" by Pappi Corsicato.
in the picture Giacomo Gianniotti.
Photo by Gianni Fiorito

La rivincita della donna

Dall’iconica Mrs. Robinson nel Il Laureato al recente The Idea of You con Anne Hathaway, la figura della donna matura che si innamora di un giovane affascinante è un topos narrativo che ci accompagna da decenni. Tuttavia, raccontare in una Serie TV la storia d’amore tra una sessantenne e un ragazzo molto più giovane è ancora oggi una scelta audace. Questa storia non si limita a sfidare tabù, ma parla di una felicità che si decide di perseguire, contro tutto e tutti, nonostante l’età, le ferite del passato e le incertezze del futuro. È una felicità che ogni donna, soprattutto una sessantenne vista “solo” come madre o nonna, ha il diritto e, forse, il dovere di vivere pienamente.

La serie riporta al centro del racconto il desiderio sessuale come parte integrante dell’essere umano, un elemento di liberazione e affermazione personale, a qualsiasi età. Monica Guerritore interpreta con straordinario coraggio e profondità il ruolo di una donna realizzata eppure vulnerabile, intrappolata nelle convenzioni sociali e familiari, ma determinata a liberarsene per seguire i suoi desideri. Con la sua interpretazione, incarna perfettamente tutti i tabù e gli stigmi di una società che troppo spesso vuole confinare le donne nel ruolo esclusivo di madri e mogli.

Courtesy of Netflix

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