Serie TV

One Day e la bellezza della transmedialità

La nuova Serie TV Netflix, tra formazione emotiva e diversità
A cura di   Giulia Mariani

Courtesy of Netflix

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Courtesy of Netflix

Courtesy of Netflix

È arrivato l’8 febbraio 2024, su Netflix, il reboot in formato serie tv, in 14 episodi, di One Day, la struggente storia d’amore - ma non solo - tra Emma Morley e Dexter Mayhew che ha stregato il cuore del pubblico nel primo decennio del nuovo millennio. La cinepresa accompagna le vite dei due protagonisti nell’arco temporale di vent’anni, ogni anno per un giorno soltanto, il 15 luglio, dal momento del loro primo incontro nel 1988. Vent'anni in cui Em e Dex crescono insieme, vivendo ciascuno le proprie esperienze, ma sempre, in qualche modo, uno accanto all’altra. Un amore ad epoche alterne, in cui il grande nemico è l'asincronia dei tempi interiori.

One Day è un caleidoscopio di emozioni, perché è così reale – e al tempo stesso normale – da essere vicina al vissuto di ogni spettatore. Il rincorrersi dei due protagonisti lungo tutto l’arco temporale, racconta l’evoluzione, interiore e sociale. Prima di essere una storia d’amore, è una storia di formazione continua e, in quanto tale, ci trasporta catarticamente in una versione altra del nostro presente, in un mondo parallelo di scelte diverse e infinite possibilità. È per questo, per la vicinanza sentimentale, che One Day strugge il cuore, sin dall’uscita del romanzo di David Nicholls nel 2009, e poi ancor di più con il film del 2011, diretto da Lone Scherfig con Anne Hathaway e Jim Sturgess.

Courtesy of Netflix

One Day: differenze degli adattamenti

One Day è una storia così coinvolgente da essersi assicurata ben due trasposizioni. Ciascuna di esse, però, a un certo punto prende deviazioni differenti: lo storytelling complessivo resta lo stesso, ma viene declinato differentemente. La Serie tv, in particolare, si allontana dal contenuto originario: Nicholls aveva collaborato al film in veste di sceneggiatore, e la sua presenza si sentiva, mentre la serie è stata scritta da Nicole Taylor. La Emma della serie tv, a differenza di quella del film, ha origini indiano-britanniche e di conseguenza tutto il background culturale del personaggio cambia, a favore di una maggiore inclusività sociale, maturata nei 13 anni trascorsi dall’uscita del film.

Una produzione seriale permette anche di andare molto più in profondità, soffermandosi su parti della storia tralasciate nel film: la relazione di Emma con il preside della scuola, la vita di Dexter senza Emma, la grande presenza di Ian, sono elementi originali della produzione Netflix. Discostarsi dal film non era affatto semplice, ma i due giovani attori Ambika Mod e Leo Woodall ci riescono alla perfezione e il fatto che siano attori meno conosciuti di Hathaway e Sturgess rende ancor più facile il processo di immedesimazione. In questa nuova versione, Em e Dex potremmo davvero essere noiRispetto al libro ci sono delle differenze temporali importanti (come la data del viaggio, importante ai fini narrativi, ad Arthur’s Seat) ma sono le caratterizzazioni dei personaggi secondari ad allontanare maggiormente le due versioni. La storia è sempre la stessa; grazie a questi dettagli differenti, però, è più universale.

Courtesy of Netflix

Non la forma, ma il messaggio

L’eterna battaglia tra libro e trasposizione cinematografica, qui acuita ancor di più dal terzo formato, quello seriale, è un qualcosa che è sempre esistito. Con One Day, però, ci si chiede se non sia ora di scardinare questo tabù, a favore di una concezione positiva della transmedialità della creazione intellettuale. Non c’è una versione migliore o peggiore, una più completa o una meno completa. C’è il momento in cui la si vive, che inevitabilmente è diverso, anche in ogni visione dello stesso formato, perché siamo differenti noi.

Se categorizzare è un preconcetto, che rischia di precludere la bellezza dell’intera esperienza, la varietà e la diversità sono un valore aggiunto. In fin dei conti, a contare non è il mezzo, ma il messaggio, che resta impresso nella nostra memoria emotiva. Tutto, in One Day, e forse nell’Universo intero, è racchiuso in un vecchio detto folkloristico che Dexter cita ad Emma, parlando del meteo il 15 luglio, giorno di San Svitino.

"St. Swithin's Day, if it does rain, full forty days, it will remain".

(Se nel giorno di San Svitino pioverà, per altri quaranta giorni la pioggia non se ne andrà).

Le nostre azioni hanno delle conseguenze, nelle nostre emozioni, nelle nostre vite, nel nostro percorso: se c’è una cosa che nessuna versione potrà mai toglierci, è proprio questa.

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