Serie TV
Courtesy of Free Malaysia Today
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Courtesy of Free Malaysia Today
Il 2024 si è rivelato un anno straordinario per le serie TV, con produzioni che hanno saputo catturare il pubblico grazie a storie innovative, interpretazioni memorabili e una qualità visiva sempre più sofisticata. Dalla riscoperta di classici reinterpretati in chiave moderna alle opere originali che sfidano i confini dei generi, il piccolo schermo continua a sorprenderci e a dettare le tendenze dell'intrattenimento globale. In questo articolo esploreremo le serie che hanno segnato l’anno, spaziando tra i grandi successi delle piattaforme di streaming e le gemme più inaspettate. Preparati a scoprire i titoli delle migliori Serie TV del 2024.
La miniserie thriller ispirata ai celebri romanzi di Patricia Highsmith, con protagonista il carismatico Tom Ripley, si colloca tra le rivelazioni più interessanti di Netflix dell'anno e, in assoluto, una delle migliori Serie TV del 2024. Girata in suggestivo bianco e nero, con un cast perfettamente scelto e location spettacolari, Ripley si distingue come un thriller elegante, magnetico e di altissima qualità.
La trama segue le vicende di un abile truffatore che, tentando di sopravvivere nella New York degli anni '60, finisce in Italia, dove l'ossessione per un giovane e ricco uomo lo spinge a compiere atti terribili per assumere la sua identità. Questa serie è un vero gioiello dal sapore retrò, che valorizza i silenzi, la narrazione lenta e un’estetica ricercata, senza rinunciare alla tensione e al brivido tipici di un thriller ben costruito.
Disclaimer è una serie TV che affronta con profondità e tensione emotiva i temi della memoria, della verità e delle conseguenze delle proprie azioni. Creata da Alfonso Cuarón e basata sul romanzo di Renée Knight, la serie – presentata integralmente all'ultima edizione della Mostra Internazionale d'Arte del Cinema di Venezia – segue una giornalista d'inchiesta che vede la sua vita sconvolta quando scopre che un libro apparentemente di fantasia racconta una parte oscura del suo passato.
Con una narrazione ricca di colpi di scena e interpretazioni magistrali, Disclaimer esplora il confine tra ciò che scegliamo di raccontare e ciò che preferiamo nascondere. La serie si distingue per la capacità di coniugare una trama avvincente con riflessioni etiche profonde, interrogandosi su come la verità possa essere manipolata o rivelata per affrontare i demoni personali. Un'opera intensa che invita a riflettere sulla potenza delle storie e delle loro implicazioni.
Sulla scia di The Last of Us, ma con un taglio decisamente più satirico, questa serie rappresenta un adattamento che si configura come un’estensione autentica del gioco originale. Perfetta sia per chi si avvicina al franchise per la prima volta sia per i fan di lunga data, l’opera mescola fedeltà al materiale di partenza con l’introduzione di idee nuove e audaci, soprattutto per quanto riguarda la trama e l’evoluzione dei personaggi.
Una scelta particolarmente distintiva è l’uso ironico di musiche pop degli anni Quaranta e Cinquanta, che accompagnano, in netto contrasto, scene di disperazione o di violenza stilizzata e intensa. E non si può non celebrare la presenza magnetica di Walter Goggins, sempre impeccabile.
L'uscita della Serie TV Sky Hanno ucciso l'Uomo Ragno ha – in qualche modo anche inaspettatamente – riportato sotto i riflettori gli 883, il duo formato originariamente da Max Pezzali e Mauro Repetto che, negli anni 90, stravolse almeno un paio dei concetti cardine alla base di quasi tutto il pop contemporaneo.
Parliamo infatti di due compagni di banco di Pavia (a due passi da Milano ma alla periferia dell'Impero) che, non aderendo a nessuno degli stereotipi estetici che all'epoca andavano per la maggiore e, soprattutto, senza saper suonare alcuno strumento, riuscirono a diventare, quasi loro malgrado, l’epitome di un'intera generazione.
Qui non è Hollywood è una miniserie che esplora il caso di Sarah Scazzi, la quindicenne tragicamente scomparsa ad Avetrana nel 2010. Basata sul libro-inchiesta Sarah, la ragazza di Avetrana di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni, questa serie affronta il delicato tema della spettacolarizzazione dei crimini nei media, proponendo una riflessione sull'impatto del circo mediatico sulla società. Diretto da Pippo Mezzapesa, lo show si distingue per la narrazione incentrata sui protagonisti principali: Sarah, la cugina Sabrina, la zia Cosima e Michele Misseri, interpretati da un cast di altissimo livello.
La serie non si limita a ricostruire i fatti ma esplora le complessità emotive dei personaggi e il contesto familiare e sociale, mantenendo un equilibrio tra dramma e critica sociale. Attraverso una rappresentazione intensa e spesso grottesca, Qui non è Hollywood mette in discussione il ruolo del pubblico e dei media, che spesso contribuiscono a trasformare tragedie umane in puro intrattenimento. È una delle produzioni italiane più rilevanti del 2024, capace di affrontare con coraggio e sensibilità un caso che ha scosso l’opinione pubblica italiana.
Baby Reindeer si conferma tra le serie Netflix più riuscite del 2024, senza alcun dubbio. Basata sulla vera esperienza di stalking vissuta dal comico e sceneggiatore Richard Gadd, che è anche il creatore e interprete principale, questa produzione è un autentico capolavoro di intensa bellezza. Con intelligenza e sensibilità, la serie esplora temi complessi come lo stalking e la violenza sessuale, offrendo al pubblico non solo una narrazione potente, profonda e toccante, ma anche un'opera che si trasforma in una forma di terapia.
Si tratta di un racconto capace di favorire l'autoanalisi e fornire un supporto a chi ha vissuto esperienze simili, aiutandoli a trovare conforto, superare il trauma o, almeno, a stare un po’ meglio. Una sorpresa imperdibile, ma da affrontare solo se si è pronti a confrontarsi con contenuti estremamente intensi, perché, per quanto splendida, questa serie è decisamente cruda.
Siamo arrivati alla fine della nostra classifica dedicata alle migliori serie TV del 2024. The Penguin è una miniserie che espande l’universo narrativo del film The Batman di Matt Reeves. Protagonista è Oswald Cobblepot, alias "Il Pinguino", interpretato da un trasformato Colin Farrell. La trama esplora la sua ascesa nella criminalità di Gotham City, sfruttando il vuoto di potere lasciato dalla morte di Carmine Falcone. Oz non si limita a essere uno scagnozzo, ma ambisce a diventare il leader indiscusso, intraprendendo un percorso di violenza e inganni per conquistare il controllo della città.
La serie, sviluppata da Lauren LeFranc, si distingue per il suo taglio cupo e realistico, con atmosfere che richiamano I Soprano per la complessità dei personaggi e i rapporti familiari disfunzionali. Cristin Milioti spicca nel ruolo di Sofia Falcone, offrendo una performance intensa che aggiunge profondità alla narrazione. Sebbene Batman non appaia direttamente, la serie mantiene la tensione e l’estetica dark di Gotham, risultando un interessante approfondimento del mondo criminale della saga.