Serie TV
Courtesy of HBO
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Courtesy of HBO
Il New York Times ha inserito L’amica geniale al primo posto nella classifica dei 100 migliori libri del XXI secolo, un riconoscimento più che meritato visto il consenso della critica internazionale e del pubblico. La saga scritta da Elena Ferrante è composta da quattro volumi: L’amica geniale (2011), Storia del nuovo cognome (2012), Storia di chi fugge e di chi resta (2013), e Storia della bambina perduta (2014). Proprio quest’ultimo libro è alla base della quarta stagione della serie tv L’amica geniale, prodotta da HBO e RAI e trasmessa su Rai1 dall’11 novembre. Composta da 10 episodi, per un totale di cinque prime serate, questa stagione ritrova Lila e Lenù ormai adulte, alle prese con le sfide della vita. Questa stagione porta con sé un cambiamento radicale nel cast: i ruoli di Elena Greco (Lenù) e Raffaella Cerullo (Lila), finora interpretati da Margherita Mazzucco e Gaia Girace, sono stati affidati ad Alba Rohrwacher e Irene Maiorino.
Ambientata in un quartiere periferico di Napoli, la storia dei quattro romanzi segue le vite intrecciate di Lenù e Lila, amiche sin dall’infanzia, passando poi per la giovinezza e l’età adulta, fino alla vecchiaia. Il loro è un legame intenso e complesso, in cui ciascuna vede nell’altra un’amica “geniale” ma si misura continuamente, confrontandosi in una tacita gara su chi sia più bella, intelligente o amabile. L’amicizia descritta da Ferrante è tutt’altro che idealizzata: è un rapporto sincero, spesso duro, con più lati oscuri che luminosi. Ferrante, che è anche la sceneggiatrice della serie, esplora le sfumature più profonde delle protagoniste, mettendo in luce la cattiveria di Lila o le scelte spesso discutibili di Lenù.
Questo ritratto realistico le rende vicine ai lettori, che si identificano nella loro complessità umana. Attraverso le loro differenze, Lenù e Lila si influenzano e si completano reciprocamente fin dall’infanzia: è proprio il “fuoco” di Lila ad accendere in Lenù la necessità di scrivere la loro storia. Il loro continuo ritrovarsi è ciò che le aiuta ad andare avanti e a diventare le donne che sono. Lenù costruisce la propria identità in relazione a ciò che Lila avrebbe potuto fare al suo posto, mentre Lila vive le esperienze di Lenù quasi come se fossero sue, trovando in esse una fonte di orgoglio e riscatto.
Seguendo le due amiche, Ferrante tocca temi centrali come l’amicizia, il conflitto e la crescita, ma anche temi sociali come le differenze di classe, di genere e le tensioni politiche. Ciò che Ferrante dona ai lettori è una storia autentica, con personaggi scolpiti in modo così vivido e sincero da sembrare reali, tangibili, quasi percepibili durante la lettura e la visione della serie tv. Il microcosmo del Rione è una metafora della società: le sue logiche, un insieme di regole e restrizioni, stabiliscono cosa si può e non si può fare, specialmente per le donne, viste esclusivamente nel ruolo di mogli e madri. Ma Lila e Lenù si ribellano: desiderano una vita diversa, lontana dalla realtà soffocante dei loro genitori.
Entrambe donne incredibilmente brillanti e moderne, riescono, seppur con difficoltà, a emanciparsi dai pregiudizi radicati in quell’ambiente sociale. Lila, ragazza dal carisma e dall’intelligenza straordinari, non può permettersi studi accademici, ma non smette di formarsi autonomamente, certa che la conoscenza sia la via per costruirsi un futuro migliore. Lenù, invece, trova la propria strada trasferendosi a Pisa per frequentare l’università. Per entrambe, il matrimonio non rappresenta un gesto d’amore, bensì un mezzo per emanciparsi dalle rispettive famiglie, salvo scoprire che anche questa scelta nasconde nuove insidie, trasformandosi in una prigione di altre aspettative.
Dopo essere stata la voce narrante fuori campo fin dall'inizio della serie, nell'ultima stagione Alba Rohrwacher veste finalmente i panni di Lenù adulta, mentre Irene Maiorino interpreta Lila. Questo capitolo conclusivo mostra il percorso delle due amiche, accomunate dalla volontà di emanciparsi dal loro quartiere natale, un luogo oppressivo segnato da violenza e legami difficili da spezzare. Lenù è diventata una scrittrice di successo, ha lasciato Napoli, si è sposata e separata, ha avuto due figlie e ora ritorna nella sua città per inseguire un amore giovanile che si è riaffacciato nella sua vita (Nino Sarratore). Lila, che non ha mai abbandonato Napoli, continua invece a confrontarsi con le dinamiche della sua famiglia e del Rione.
Nel cast de L'amica geniale 4 compaiono, oltre a Rohrwacher e Maiorino, anche Fabrizio Gifuni (Nino Sarratore), Stefano Dionisi (Franco Mari), Anna Rita Vitolo (Immacolata, madre di Elena), Pier Giorgio Bellocchio (Pietro Airota), Daria Deflorian (Adele Airota), Gaia Girace (Lila da giovane), Lino Musella (Marcello Solara), Eduardo Scarpetta (Pasquale Peluso da ragazzo), Edoardo Pesce (Michele Solara) e Sonia Bergamasco (Maria Rosa Airota).