Serie TV

Il ritorno di Friends

La serie che ha rivoluzionato la storia delle sitcom
A cura di   Ilaria Del Bono

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Con la recente scomparsa dell'attore Matthew Perry, il simpatico Chandler, si è riaccesa l’attenzione su Friends, ma la realtà è che i riflettori su questa serie non si sono mai spenti. Sono passati 19 anni dall'ultima stagione, eppure ancora oggi Friends continua a farci ridere e a far parte della nostra quotidianità.

Creata da David Crane e Marta Kauffman nel 1994, Friends è uno di quei prodotti che non passano mai di moda, e battute come “Avevamo rotto!”, “Come ti va?” o “Gatto rognoso, bel gattone” rimangono senza tempo. Continueremo a sentirle anche negli anni futuri.

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Un cult generazionale

Al di là del suo status di serie cult, Friends ha saputo dipingere un vivido ritratto di una generazione attraverso le vicende di Rachel, Phoebe, Monica, Joey, Ross e Chandler, sei amici newyorkesi tra i 25 e i 35 anni. In dieci stagioni, la serie ci ha accompagnato nei loro percorsi amorosi, professionali, e nei momenti di successo, ci siamo commossi in alcuni episodi, ma soprattutto abbiamo riso, tanto, anche nelle situazioni tragicomiche. Friends ci ha regalato una gag dopo l'altra, talmente geniali da consacrarla regina delle sitcom con una sceneggiatura perfetta, che ha fatto da apripista a comedy di successo come How I Met Your Mother o The Big Bang Theory. La bravura dei creatori sta anche nell'aver creato personaggi ben definiti con i loro punti deboli e forti, con cui è facile identificarsi.

Quale personaggio di Friends ti rispecchia di più?” tante volte ci siamo fatti questa domanda, perché in fondo ognuno di noi si riconosce in Rachel, la figlia di papà che vuole cavarsela da sola, in Monica, la precisina del gruppo, o in Phoebe, un po' hippie e un po' sognatrice. E che dire dei ragazzi? Sì, anche qui c'è la figura del playboy, ma Joey è anche l'eterno bambinone che fa meno il macho e più tenerezza, c'è Ross, da sempre innamorato di Rachel ma nel frattempo colleziona divorzi, e infine c'è il geniale Chandler, il burlone del gruppo, sempre con la battuta pronta e il primo a prendersi in giro. Anche i personaggi secondari sono ben strutturati, come il barista Gunther e la fastidiosa Janice, l’ex fidanzata di Chandler, che è entrata nella storia della serie con la sua battuta “Oh, mio Dio!”.

Ma in Friends non sono solo i tormentoni e i personaggi a renderlo un cult: gli oggetti di scena come la cornice dorata intorno allo spioncino della porta, il divano, l’oca e il gallo, la sigla e il Central Perk, sono tutte icone entrate nell’immaginario collettivo.

La sitcom che tutti amavamo

La serie ha fatto il suo debutto in Italia sulle reti RAI nel 1997, tre anni dopo l'esordio negli Stati Uniti. In un'epoca pre-streaming, dove bisognava attendere mesi per scoprire le sorti di Ross e Rachel, Friends rappresentava un appuntamento fisso, un evento televisivo atteso e amato. I tempi cambiano, le serie TV si evolvono e diventano sempre più numerose, eppure Friends rimane, ricordandoci che, proprio come i vecchi amici “saranno lì per te”, pronti per essere riscoperti con un nuovo rewatch.

 

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