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Le fobie più strane del mondo

Dalla paura della suocera a quella per i polli e le galline
A cura di   Fabio Giusti

Shutterstock - Photo by fran_kie

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Paura, stress e ansia sono, ahinoi, emozioni piuttosto comuni nella vita di tutti i giorni, di quelle che ognuno, a proprio modo, impariamo a gestire. Il problema, semmai, è laddove questi si presentino in contesti quotidiani, in presenza di oggetti e situazioni innocue, e con intensità paralizzante. E se, ad innescarle, è sempre la stessa circostanza, probabilmente ci troviamo di fronte a delle fobie specifiche:  paure irrazionali legate a situazioni, oggetti, attività, animali o persone. I sintomi, come dicevamo, possono anche arrivare ad essere debilitanti ma, fortunatamente, in molti casi risultano curabili con l'aiuto di un professionista esperto.

Il DSM, la cosiddetta bibbia della psichiatria americana (sigla dell'ingl. Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders), non tenta neanche di stendere un elenco completo delle fobie più comuni, limitandosi a dividerle in cinque tipologie generali: animali, eventi naturali, sangue-ferite-iniezioni, luoghi fobie che non rientrano nelle tipologie precedenti. La fonte dei timori, in effetti, può essere davvero di ogni tipo. E se ragni, insetti, clown, o magari strapiombi e aeroplani, sono piuttosto comuni, eccovi alcune delle fobie più strane per cui sono stati coniati dei nomi.

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Coreofobia: Ci avete mai pensato che qualcuno possa aver paura di ballare? Questa fobia può essere legata a forme di ansia sociale o di agorafobia oppure, in altri casi, esistere indipendentemente da queste. Molte persone si sentono inadeguate o imbarazzate nel ballo, ma solo alcune sviluppano una vera e propria fobia.

Geliofobia: Paura della risata. L’atto di ridere o di trovarsi vicino a qualcuno che ride può provocare una paura intensa e incontrollata in chi soffre di questa fobia. E no, non c’è niente da ridere.

Pentherafobia: Molti di voi saranno felici nel sapere che lo stato di ansia, la sudorazione e il battito cardiaco irregolare generato dalla presenza della suocera ha un nome. Si chiama pantherafobia ed è la paura che avete nei confronti della madre del vostro partner.

Deipnofobia: La paura persistente di affrontare conversazioni durante pranzi o cene. Per quanto possa sembrare sovrapponibile agli effetti dell’ansia sociale, questa fobia è in realtà molto più specifica e circoscritta a queste specifiche situazioni conviviali.

Eritrofobia: La paura di arrossire in pubblico. Spesso le persone con questa fobia evitano le situazioni sociali per non provare imbarazzo, ma questo le porta in un circolo vizioso in cui più evitano di incontrare gli altri ed esporsi, più incrementano la propria fobia.

Vestifobia: È la paura incontrollata dei vestiti. In genere riguarda una categoria specifica di indumenti (ad esempio vestiti attillati o, come nel caso di un ex militare citato in uno studio su questa fobia, all’uniforme) più che tutto il vestiario.

Ranidafobia: La paura persistente e anomala delle rane, che porta a evitare di frequentare parchi e luoghi naturali per il timore di avere a che fare con questi animali.

Nomofobia (o FOMO): La nomofobia (anche conosciuta come) Fear of Missing Out è l’ansia di rimanere improvvisamente disconnessi. Questa paura si lega all’idea di poter rimanere esclusi dal mondo e inizia a manifestarsi quando non c’è campo o la batteria dello smartphone si sta scaricando.

Fobofobia: È la paura… della paura stessa. Di solito questa fobia si sviluppa in persone piuttosto ansiose che sono consapevoli di quanto le loro paure possono influenzare la propria vita. Qualcosa di simile si verifica anche nel disturbo di panico, in cui si sviluppa un’ansia di “secondo livello”, ovvero l’ansia di avere l’ansia.

Globofobia: È la paura anomala dei palloncini. Può derivare da un processo di condizionamento, in cui la vista di un palloncino anticipa la sensazione di paura: in base alle esperienze precedenti (ad esempio le feste a cui partecipavamo da bambini) ci aspettiamo lo scoppio e sperimentiamo la paura associata prima che si verifichi effettivamente l’esplosione.

Geniofobia: La paura del mento. Menti strani, prominenti, particolari, doppi menti. Alcune persone sono ossessionate dal mento.

Hipopotomonstrosesquipedaliophobia: La fobia che vi è venuta dopo averne letto il nome riguarda, per l'appunto, la paura delle parole lunghe.

Alectorofobia: La paura di polli e galline, che vengono visti come aggressivi e pronti ad attaccare l’uomo. La fobia può estendersi anche al mangiare il pollo o vederne la carne in esposizione nel banco alimentare.

Efebifobia: Paura degli adolescenti? In qualche misura è presente in tutti gli adulti, che ritengono che gli adolescenti non abbiano sufficiente capacità di controllo. Questa paura può diventare molto più intensa per chi ha subito traumi o atti di bullismo durante l’adolescenza o ha temi irrisolti che riguardano quel periodo.

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