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L’olfatto è uno dei sensi sui quali si basano moltissime delle nostre azioni. Emozioni e ricordi passano quasi tutti attraverso questo fondamentale senso. Sarà per questo che, attraverso le diverse stimolazioni fornite dall'aromaterapia, è possibile notare un cambiamento così profondo nello stato d'animo di ognuno di noi.
L’aromaterapia è una tecnica dalle origini remote, tanto che sembra risalire addirittura all’antica Grecia. In passato si dava molta importanza allo studio delle erbe officinali, adoperate nella cosmesi e nella medicina soprattutto come fragranze. Fu però grazie all'intervento arabo che, dalle erbe officinali, si passò ai distillati in corrente di vapore e così alla ideazione degli oli essenziali. Con il tempo a questi furono attribuite diverse proprietà, passando da semplici fragranze profumate a vere e proprie cure naturali.
Contenendo un concentrato molto alto di sostanze, gli oli essenziali vengono solitamente somministrati in gocce per essere poi inalati o spalmati in diverse aree del corpo donando ai fruitori diversi benefici. L’attività inalatoria avviene tramite l’ebollizione di acqua alla quale vengono aggiunte poche gocce di olio essenziale, mentre l'uso topico avviene tramite massaggio.
Sarà una panacea o pura realtà? In generale, gli oli essenziali possono essere visti come semplice terapia coadiuvante, ma in determinati casi possono rappresentare un aiuto concreto. Se si riflette sul fatto che le piante - sulla base di alcuni fattori naturali, come terreno, esposizione solare e disponibilità di acqua - producono queste molecole odorose per difendersi da fattori di stress esterno non è difficile pensare che rilascino alcune sostanze dalle proprietà effettivamente uniche.
Ma cosa succede esattamente? Nel 2013 se lo sono chiesto i ricercatori dell’Università dello Xiamen scoprendo che i segnali olfattivi generati dagli oli essenziali influenzano la produzione di serotonina e dopamina.
Nel momento in cui gli oli essenziali vengono inalati, i ricettori olfattivi vengono stimolati e gli impulsi vengono inviati all'istante al centro emotivo del cervello, il sistema limbico. Quest'ultimo è costituito da un insieme di aree che agiscono sugli stimoli elettrici rilasciando sostanze neurochimiche che a loro volta permettono la produzione di serotonina e dopamina.
Se vi state chiedendo quanto ci può influenzare una fragranza la risposta è semplice: molto. Sempre più spesso, infatti, le fragranze vengono utilizzate per azioni di marketing olfattivo. Quante volte vi sarà capitato di entrare in un negozio solo perché attratti da quel profumo che incessantemente si faceva spazio nel vostro cervello? Questa tecnica è spesso usata in centri benessere, negozi e tutti quei luoghi di vendita in cui si deve attrarre il cliente.
Il profumo, agendo sul nostro cervello, raggiunge lo scopo delle grandi aziende. Facendo perno sulla sensazione di benessere provata all'interno del negozio, si crea un'associazione positiva con il brand, fidelizzando così il cliente. Ad accorgersene furono Morrin e Ratneshwar, nel 2003, notando come la presenza di un profumo piacevole nell'ambiente stimolasse le persone a prendere decisioni meno affrettate, aumentando così la probabilità di ricordare il prodotto.
Anche la scelta dell'aroma non è mai casuale. Che l'aromoterapia inneschi in ognuno di noi dei ricordi è indubbio. E, a questo proposito, Sugiyama e colleghi nel 2015 hanno analizzato come alcuni aromi, più di altri, suscitino sensazioni piacevoli. Da ciò è emerso come fragranze alla vaniglia e fruttate, per esempio, abbiano maggior successo nel suscitare in noi ricordi positivi.
L’aromaterapia permette ai suoi fruitori di godere di benefici che rientrano nella sfera della memoria, dell’emotività e di tutte le aree del sistema endocrino e quello immunitario. Dal punto di vista medico viene utilizzato per le particolari proprietà di alcune delle piante da cui vengono estratti gli oli essenziali.
L’olio essenziale di neroli ad esempio svolge un’azione calmante e agisce sullo stress, disturbi del sonno o stati di nervosissimo; quello di Ylang Ylang ha la capacità di attenuare stati di nervosismo, frustrazione e irritabilità, mentre la lavanda svolge un’azione rilassante e protegge dell’affaticamento mentale.
Se ci si ferma a riflettere, ci si accorge come l'aroma non influenzi solo la nostra mente ma anche le nostre scelte.