Food & Drink

Le Stelle Verdi della Guida Michelin 2025

Ecco gli undici i ristoranti premiati per l'attenzione alla gastronomia sostenibile
A cura di   Silvia Bartolomei

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Si è rinnovato l’appuntamento per le premiazioni dei ristoranti stellati. A novembre 2024 abbiamo scoperto quanti ristoranti hanno avuto occasione di aggiudicarsi le rosse più famose: le ambitissime stelle Michelin. La cerimonia si è svolta a Modena, patria del cibo home made. Durante la manifestazione hanno avuto luogo diverse premiazioni: l'assegnazione delle stelle Michelin, l'assegnazione della Stella Verde Michelin e degli Special Award. Quest'ultimi comprendevano al loro interno il Michelin Sommelier Award 2025, il Michelin Service Award 2025, il Michelin Young Chef Award 2025, il Michelin Chef Mentor Award 2025 e il Passion Dessert 2025.

Il significato delle stelle rosse

Volendo fare un po' di chiarezza, l'assegnazione delle stelle segue dei criteri ben definiti e una simbologia particolare che si differenzia per quanto riguarda le stelle rosse Michelin, per cui:

  • una sola stella: merita una sosta, viene assegnata ai ristoranti che utilizzano ingredienti di prima qualità;
  • due stelle: merita una deviazione, viene assegnata quando emergono la personalità e il talento dello chef;
  • tre stelle: merita un viaggio. Viene assegnata a quei ristoranti il cui chef ha saputo rendere i piatti una vera e propria forma d’arte.
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    La Stella Verde Michelin

    Per chi non lo sapesse, nel 2020 è stato istituita la Stella verde Michelin, un riconoscimento che premia i ristoranti che hanno dato importanza alla sostenibilità. La Stella Verde è il premio consegnato agli chef che hanno voluto omaggiare natura e territorio, ridurre gli sprechi e curare l’ambiente circostante. Ogni anno viene assegnata una Stella Verde a un ristorante meritevole, che può anche essere revocata qualora, dopo la verifica di diversi ispettori, lo si ritenga necessario. Le Stelle Verdi assegnate per il 2025 sono state 11, facendo salire i ristoranti premiati con questo titolo a 69.

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    Quali sono i criteri di assegnazione?

    I criteri di assegnazione della Stella Verde non sono definiti, perché è compito di ogni ispettore andare a identificare ciò che ne fa la differenza dal punta di vista della sostenibilità. Fondamentale è la valorizzazione del territorio, la politica no waste  e la valorizzazione delle materie prime, ma non basta. Per entrare a far parte dell’Olimpo della gastronomia bisogna sapersi differenziare. La scalata non è semplice, soprattutto perché vengono presi in considerazione diversi fattori come la qualità della vita del personale e la volontà nel sostenere progetti sociali a livello locale, nazionale e globale.

    Tre ristoranti dall'anima green

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    Agriturismo Ferdy - Alessio Manzoni - Lienna

    Dove: Località Fienili 24010

    Si è aggiudicato la Stella Verde Michelin, solo dopo 75 giorni dalla sua apertura l'Agriturismo Ferdy. Un esempio di economia di montagna e comunicazione social in grado di andare a unire il mondo cittadino a quello agricolo. Questo agriturismo situato nelle alpi Orobie ha saputo incarnare i valori della sostenibilità proponendo piatti alla cui base si fondono ingredienti d'eccellenza del territorio, atti ad esaltare la tradizione. Volendo fare alcuni esempi, per la realizzazione di queste portate vengono utilizzate carni provenienti da razze antiche garantendo a questi animali almeno 6 mesi di pascolo,  formaggi realizzati artigianalmente con latte proveniente da razze antiche e erbe e radici raccolte nel territorio. La cucina proposta è tipicamente montana, fondata sulla riscoperta delle tradizioni ma ponendo attenzione alla modernità.

    Al Gatto verde - Jessica Rosval - Modena

    Dove: Stradello Bonaghino n°56

    Nato da poco più di un anno, ecco un locale che ha già dato prova di sé ottenendo questo importante riconoscimento. L'anima verde di questo ristorante si nota su moltissimi elementi che vanno al di là del semplice menù. Il Gatto verde ha deciso di ricavare energia elettrica attraverso un pannello fotovoltaico e di sfruttare l'acqua piovana filtrata per irrigare i campi, così da ridurre il consumo di acqua potabile. Altre soluzioni sostenibili adottate riguardano l'arredo, l'uso di sole piastre a induzione a discapito di quelle a gas più inquinanti, l'abolizione della plastica e il riciclo degli scarti alimentari. La cucina si basa su una proposta innovativa in cui vengono esaltati i sapori in grado di creare all'assaggio piacevoli contrasti.

    Il Cappero - Onofrio Pagnotto - Isola di Vulcano

    Dove: Vulcanello, 98050 Lipari

    Dalla Sicilia, precisamente da Isola di Vulcano, arriva il terzo ristorante onorato con la Stella Verde Michelin. Qui il cliente viene visto come uno scolaro da educare nelle scelte etiche della preparazione dei piatti. La sostenibilità presso Il Cappero si percepisce attraverso la scelta di prediligere prodotti locali provenienti da pescatori e produttori dell'isola, abbassare il consumo idrico, energetico e abolire la plastica. Non di poca importanza è il rispetto dei lavoratori che qui vengono ascoltati attraverso feedback di clienti e personale stimolando così una crescita continua. La cucina proposta è monoproteica, una scelta oculata dello chef che permette di raccontare ogni sapore ponendo un focus sul prodotto che diviene protagonista indiscusso. La specialità è ovviamente il pesce.

    Tutti i verdi premiati

    • Villa Maiella di Guardiagrele (Ch)
    • Prezioso di Merano (Bz)
    • Artifex di Brennero (Bz)
    • Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi (Na)
    • Al Gatto Verde di Modena
    • Ronchi Rò di Dollegna del Collio (Go)
    • Agriturismo Ferdy di Lenna (Bg)
    • Il Tiglio di Montemonaco (Ap)
    • Locanda La Raia di Gavi (Al)
    • Il Cappero di Isola di Vulcano (Me)
    • Bistrot di Forte dei Marmi (Lu)
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