Food & Drink
Shutterstock by deryabinka
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Shutterstock by deryabinka
Se si vuole essere linguisticamente eleganti si parla di portavivande, per Italo Calvino era il pietanziere, per i piemontesi è il barachin, per i siciliani la camella, per i campani caccavella, per i veneti tecietta, ma universalmente, portata alla ribalta dai milanesi, è ormai la schiscetta: il punto non è certo denominarla; piuttosto, capire come riempirla. Sappiamo che preparare il pranzo da ufficio ogni giorno non è esattamente un piacere, in particolare quando si va di corsa al mattino o si torna stanchi la sera. Vi diamo allora qualche suggerimento gustoso, con minutaggio contenuto, in grado di adattarsi a qualsiasi stile di vita e regalarvi una pausa gratificante, energetica e, soprattutto, una facile digestione – che, si sa, sul posto di lavoro non è dettaglio trascurabile, pena un pomeriggio sonnolento e poco produttivo.
Innanzitutto, però, bisogna scegliere la schiscetta, perché ne esistono un’infinità, complice l’esplosione sui social di ricette virali, scenografiche e a prova di tempo limitato che hanno indubbiamente riqualificato il pranzo fai da te alla scrivania, elevando un’usanza una volta considerata soltanto necessaria e priva di guizzi estetici a vera e propria tendenza, da integrare in una routine à la page, sana ed economicamente responsabile. Oggi, insomma, le schiscette si adattano a tutti i tipi di lavoratori, a tutte le tasche e le esigenze: alcune riscaldano in automatico il cibo – qualora in ufficio mancasse il microonde –, altre sono dotate di diversi scomparti per suddividere il pasto in più portate. Su Amazon c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Schiscetta elettrica
Se l’ufficio è poco attrezzato, una schiscetta che riscalda gli alimenti non è da sottovalutare. Basta collegarla a una presa e, in trenta minuti, il pranzo è servito. Fedele alleata della stagione invernale, quella che vi proponiamo è dotata di uno scomparto per la frutta (o il dolce) e di un vassoio estraibile, vale a dire comodissimo da pulire e lavare.
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Schiscetta con posate
Per pasti freddi o caldi, una schiscetta con molti scomparti è una soluzione pratica per controllare le porzioni e gustare un pranzo nutriente e bilanciato. Dal design a tenuta stagna, capiente e compatibile con microonde e lavastoviglie, questa lunch box ha tutto ciò che serve per mangiare senza allontanarsi dalla postazione, posate incluse.
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E ora che abbiamo indicato qualche opzione per il contenitore, bisogna decidere cosa metterci dentro. Per chi va particolarmente di fretta, ecco tre idee da realizzare in 5 minuti. Se non ci credete, potete avviare il timer.
Cannoli di tacchino con ricotta e pinoli
Chiamarla ricetta è forse un’esagerazione. Basterà prendere una fetta di fesa di tacchino, farcirla con ricotta vaccina profumata con una foglia di basilico e aggiungere pinoli precedentemente tostati in una padella, sale e pepe quanto basta, arrotolare e il gioco è fatto.
Insalata di mele
Lavate le mele (conservandone la buccia), tagliatele a spicchi molto sottili, unitele in una ciotola con rucola, songino, oppure valeriana, scaglie di parmigiano, noci, uvetta e semi di lino. Condite con un po’ di aceto, olio e sale e accompagnate il tutto con crostini di pane croccanti. Più facile di così è difficile.
Frittata di pasta
Una proposta svuotafrigo (e quindi ideale per non sprecare) saziante quanto gustosa, perfetta se vi è avanzata della pasta dal giorno prima. Sarà sufficiente incorporarla alle uova precedentemente sbattute con il parmigiano grattugiato in una padella antiaderente. Girate la frittata per ultimare la cottura su entrambi i lati.
Se comunque il tempo stringe, ma avete voglia di un qualcosa di (poco) più elaborato, potete cimentarvi con uno di questi piatti: leggeri ma completi, non vi obbligheranno ad attaccarvi a un pacchetto di cracker nel pomeriggio.
Pasta salmone, pomodorini e rucola
Mettete l’acqua sul fuoco e, in attesa del bollore, tagliate a dadini dei filetti di salmone e lasciateli cuocere in padella con uno spicchio di aglio finché non saranno dorati; nel mentre, buttate la pasta. Aggiungete un po’ di salsa teriyaki (o di soia, o vino bianco) al salmone e spegnete la fiamma. Scolate la pasta, versatela nella padella e guarnite con pomodorini a crudo e qualche foglia di rucola.
Cous cous con feta
Il cous cous è molto versatile perché richiede pochissimi minuti di cottura e si abbina facilmente a carne, pesce o verdure. Basta versarlo nell’acqua bollente, senza sommergerlo, coprire e aspettare qualche istante. Poi sgranatelo con una forchetta e conditelo: il nostro suggerimento è provare con un mix di menta e basilico, pomodori secchi, cipolla e feta.
Veggy lunch
Grigliate il tofu o il seitan fino a doratura, quindi aggiungete dei germogli, dei semi misti e verdure a piacimento. Aggiustate soltanto con olio e sale, oppure lasciatevi stuzzicare da una salsa a base di yogurt, menta, olio, sale e limone.