Food & Drink
Shutterstock - Photo by bluedog studio
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Shutterstock - Photo by bluedog studio
Che la colazione sia di gran lunga il pasto più importante della giornata è una di quelle cose che, abituati come siamo a sentircelo ripetere più o meno da sempre, diamo abbastanza per scontate. Di sicuro è essenziale per una partenza travolgente, così come per dare una bella scossa a un metabolismo magari ancora intorpidito dal riposo notturno. Ma, in epoca social, tutto questo non è più abbastanza. Perché una colazione, prima ancora che nutriente o semplicemente buona da mangiare, deve essere (anche) bella da guardare. E, soprattutto, da condividere.
Sono insomma assai lontani i tempi della famosa "zuppa di latte" di Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo. Quella, per intenderci, senza la quale Tommasino – detto Nennillo – letteralmente non si alzava dal letto. Ecco quindi una nostra lista dei cinque dolci da colazione più instagrammabili del momento. Quelli che, per quanto possano essere buoni – e, vi assicuriamo, lo sono davvero tanto –, proprio non riusciamo a fare a meno di rendere protagonisti di un post. Magari anche prima di aver dato loro il primo morso.
L’inventore, il pasticcere svedese e campione mondiale di bakery Bedros Kabranian, l’ha chiamato Le crube, ed è una sorta di sintesi tra cube e croissant. Non più a forma di cornetto, come lo pensarono gli austriaci nel 1683 per commemorare la vittoria contro l'Impero Ottomano (ricordando la forma di mezzaluna della bandiera turca), e come lo rifecero i francesi in occasione del matrimonio tra Luigi XVI e Maria Antonietta d'Austria, aggiungendo più burro e ribattezzandolo croissant (da crescent, cioè crescente).
Apparentemente è stato proprio Instagram ad ispirare Kabranian, mostrandogli vari dessert a forma di cubo che spesso apparivano nei profili dei colleghi. In Italia è possibile assaggiarlo a Torino, presso la celebre Farmacia del Cambio che, nel 2019, ha lanciato il suo Crubik, "contraddistinto da un involucro croccante e un cuore sofficissimo", come scrive sul suo sito. A Milano, invece, il cornetto più instagrammato che mai prende il nome di KuBo, ed è una creazione della pasticceria culinaria Clèa. Non solo è fotogenico, ma è una brioche quadrata farcita con crema alla vaniglia e caramello salato. A Roma il cornetto cubico si trova da Grani, Farine e Caffè, nel quartiere Monteverde.
Pochi dolci hanno conosciuto il successo mediatico della cream tart, una torta che da subito ha fatto impazzire il web, entrando in brevissimo tempo anche nel repertorio di tante pasticcerie. Sarà per la sua estetica delicata e curata, la sua versatilità e capacità di adattarsi ad ogni occasione, ma questo dolce a base di frolla e crema al mascarpone ha fatto immediatamente breccia nei cuori degli appassionati. La sua caratteristica principale è la forma: la pasta sottile viene infatti modellata in diversi modi, a cuore, stella, o anche a forma di numero per festeggiare i compleanni.
La crema, da inserire sopra con una sac à poche, è generalmente a base di panna, mascarpone e zucchero a velo ma, come sempre, ci si può sbizzarrire con gusti e colori diversi: l’importante è ottenere una consistenza densa, in modo da riuscire a creare eleganti ciuffetti in superficie. Per il resto, spazio alla fantasia: viene spesso decorata con fiori eduli e macaron, ma si possono aggiungere anche scaglie di cioccolata, scorzette candite, frutta secca, semi o altri ingredienti a piacere.
I pancake giapponesi o fluffy pancake, come suggerisce il suono onomatopeico “fluffy”, sono decisamente più alti e soffici rispetto a quelli tradizionali, tanto da somigliare più a dei soufflé ed essere definiti "piccole nuvole" e produrre quel classico movimento ondeggiante che assoceremmo più ad un soufflé che non a un pancake. I primissimi pancake giapponesi, già in voga nel XVI secolo, erano chiamati funo-yaki e il loro impasto era analogo a delle frittelle servite con pasta di miso dolce.
Questo spuntino divenne molto di moda all’epoca ma, in poco tempo, la tendenza svanì. In seguito all’influenza dei paesi occidentali, i pancake tornarono poi nelle cucine giapponesi nel XX secolo in versione “fluffy”. A consacrarne la popolarità è stato – va da sé – Instagram! La combinazione tra bell’aspetto e dolcezza ha fatto sì che questo piatto spopolasse tra food blogger e chef di tutto il mondo.
Fragrante come un croissant, grande come un donut ma con un aspetto originale e unico: è il New York Roll Croissant, il dolce che, a dispetto del nome composito (e anche leggermente impegnativo), da qualche tempo sembra avere conquistato tutti. Diventati virali in tutto il web, grazie alle continue condivisioni sui maggiori social, i NY Rolls sono approdati nel vecchio continente e stanno diventando di grande tendenza anche qui in Italia.
Inventati dal pastry chef Scott Cloe del LaFayette Bakery di New York con il nome di Suprême, sono dei croissant sfogliati alla francese, con l’iconica forma a girella e un ripieno tutto da scoprire. Si tratta di una pasta rotonda e schiacciata, simile a quella che, oltreoceano, chiamano "cronut": il connubio, appunto, tra il croissant e la ciambella. Un dolce (e calorico) prodotto capace di diventare un autentico caso mediatico: non è raro che all’esterno del LaFayette Bakery si siano viste, negli ultimi tempi, file interminabili di clienti disposti anche ad attendere un’ora o più pur di provare questa prelibatezza.
Molti attribuiscono a Martha Stewart, conduttrice, imprenditrice, scrittrice e ideatrice di tantissimi progetti a tema cibo negli Stati Uniti, la paternità di questa variopinta ricetta. In realtà – ed è la stessa Stewart a svelarne le origini – è stata la blogger Kaitlin Flannery di Whisk Kid a creare la rainbow cake, una torta a strati “perfetta per i compleanni dei bambini o per tutte quelle volte che si vuole fare bella figura”.
Si compone, come molte delle torte americane, di diversi strati di pan di Spagna alternati da una crema al burro; la particolarità? Ogni disco ha un colore diverso, dettaglio che rende il dolce originale e che crea l’effetto sorpresa al taglio. La torta è infatti ricoperta di altra crema al burro bianca, che non lascia intravedere i contrasti cromatici racchiusi al suo interno. Spesso vengono utilizzati dei coloranti alimentari, ma ci si può divertire a tingere gli impasti con ingredienti naturali, come la barbabietola o la curcuma.