Food & Drink
Tartufo. Shutterstock by New Africa
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Tartufo. Shutterstock by New Africa
Se c'è un tesoro culinario che domina la scena durante i mesi più freddi, sicuramente è il tartufo. Questo prezioso alimento è diventato sempre di più un ingrediente prelibato in moltissime cucine di tutto il mondo. La storia d’amore tra uomo e tartufo inizia circa 5.000 anni fa, grazie all’utilizzo che ne facevano popoli antichissimi, come Sumeri e Babilonesi, e tracce dell’utilizzo di questo fungo ipogeo si trovano anche in molti testi antichi, come nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio o in alcuni scritti di Giovenale. Utilizzati in molte preparazioni culinarie, i tartufi sono ricchi di sostanze nutritive, come vitamine, minerali e antiossidanti. Sono anche un'ottima fonte di fibre e sono poveri di grassi. Ma quali sono oggi i migliori tartufi da gustare durante l'autunno e l'inverno?
Iniziamo il nostro viaggio con il famoso tartufo bianco. Originario dell'Italia settentrionale e di alcune regioni europee, è celebre per il suo intensissimo aroma e sapore, e la sua stagione va da settembre a dicembre. Può essere semplicemente grattugiato a crudo su pasta appena cotta o su un risotto: un'esperienza unica da veri buongustai! Per un gusto più terroso e intenso, invece, il tartufo perfetto è quello nero invernale, chiamato anche "Périgord". È originario della Francia e si diffonde principalmente tra novembre e marzo. A differenza di quello bianco, questo si presta di più ad essere cotto, poiché il calore ne intensifica il sapore. Tra le ricette più utilizzate con questo alimento c’è sicuramente un ottimo piatto di pasta, oppure un uovo in camicia su un letto di purè di tartufo nero. Questo ingrediente darà un'autentica esplosione di gusto alla cucina invernale.
Tra i tartufi autunnali troviamo anche quello nero estivo. Sembra paradossale, ma questa tipologia sotterraneo si può raccogliere già dall'inizio dell'estate, e arriva fino alla fine di settembre. Pur non essendo una varietà così pregiata come il tartufo bianco o quello nero invernale, ha comunque un sapore unico da non perdere. Un’altra variante è il tartufo nero bianchetto. Questo si presenta simile al bianco, ma è più piccolo e ha un aroma più delicato. Viene raccolto da dicembre a marzo e si trova principalmente in Francia e Spagna. Il suo gusto sottile si abbina perfettamente a piatti leggeri, come insalate o carpacci di pesce.
Ognuno di questi tartufi ha il suo sapore unico e la sua stagione di raccolta. Un modo originale per rendere ogni pasto indimenticabile!
Nel nostro paese ci sono diverse tipologie di tartufo considerate eccellenti sia per il loro aroma che per i loro sapori unici. Eccone alcuni tipi da non perdere.
Al primo posto sicuramente troviamo il tartufo bianco, quello più pregiato e costoso. È caratterizzato da una delicata e intensa fragranza, con note di aglio, burro e funghi. Viene principalmente raccolto nelle regioni del Piemonte, dell'Emilia-Romagna e della Toscana. Da non perdere è anche il tartufo nero pregiato. Dall’aroma forte e speziato, questa tipologia presenta sentori di tabacco e di cioccolato, ed è utilizzato soprattutto in Umbria, nelle Marche, in Toscana, nel Lazio e in Abruzzo. Ma anche il tartufo nero estivo è molto apprezzato. Col suo sapore delicato e muschiato, viene infatti raccolto perlopiù in Piemonte, Umbria, Toscana e Marche.
Queste sono solo alcune tra le varietà di tartufo più rinomate in Italia, ma esistono anche altre tipologie locali meno conosciute e altrettanto deliziose, come il tartufo nero di Norcia e il tartufo nero di Fragno.
La cultura del tartufo italiano è radicata nella storia e nell'artigianalità del nostro paese, e questa tradizione si riflette nella qualità dei prodotti finali. Non sapete cosa portare in tavola durante le feste? La risposta è semplice: il tartufo! Un ottimo modo per rendere le vostre cene originali, prelibate e indimenticabili!