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Panettone. Shutterstock by Kitreel
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Panettone. Shutterstock by Kitreel
Dicembre è arrivato e, come ogni anno, siamo tutti già immersi nell’atmosfera incantata del Natale. Tra le poche certezze che questo mese si porta con sé, una è sicuramente il panettone, il dolce forse più iconico della tradizione italiana. Con la sua storia avvolta in leggende e sapori che stordiscono i sensi, questo dolce natalizio ha conquistato i palati di tutto il mondo.
È un dolce che incanta tutti con la sua forma rotonda e la sua consistenza soffice. La sua struttura uniforme e leggera si svela al taglio: non si sbriciola, e il suo profumo di burro, vaniglia e agrumi si diffonde all'assaggio. Uvetta e canditi sono distribuiti nella sua mollica, e, quando presente, la glassatura croccante completa l'esperienza. Queste sono le caratteristiche distintive di un autentico panettone artigianale.
L’origine di questo dolce è avvolta da leggende e tradizioni, ma si crede comunemente che, in realtà, il panettone abbia avuto origine a Milano nel Medioevo. Una delle storie più popolari narra di un giovane pasticcere di nome Toni che, durante il periodo natalizio, creò un dolce a base di lievito naturale, burro, uova, uvetta e frutta candita, chiamato appunto "pan de Toni" (pane di Toni) che poi divenne, col tempo "panettone".
Un’altra storia, invece, è ambientata alla corte di Ludovico il Moro. Secondo questa leggenda, Ughetto, figlio di Giovanni Atellani, si innamorò della figlia di un fornaio, a tal punto da farsi assumere in bottega. Così, per aiutare le vendite, decise di arricchire il pane con burro, zucchero e canditi.
In realtà, alcune fonti storiche fanno risalire questo dolce già al 1470, precisamente in un documento scritto da Giorgio Valagussa, precettore degli Sforza, che riporta per iscritto il “rito del ciocco”. Si racconta che i fornai avessero, durante l’anno, il divieto di usare “la farina dei ricchi”, e che solo a Natale tutti mangiassero lo stesso pane, il “Pan de Ton”, cioè il pane dei signori, servito con burro, zucchero e uova.
Insomma, tra storie e leggende, quello che è certo è che il panettone sia nato a Milano, e che con gli anni sia diventato il simbolo del Natale in qualsiasi casa italiana.
Il processo di preparazione del panettone richiede tempo e cura, con lunghi tempi di lievitazione che gli conferiscono la giusta consistenza soffice e leggera. Oggi, i maestri pasticceri continuano a reinterpretare questa prelibatezza natalizia, creando varianti con ingredienti innovativi per soddisfare i gusti moderni, ma preservando sempre l'autentico spirito e gusto del panettone tradizionale.
Tra i panettoni italiani più rinomati troviamo, al primo posto, sicuramente il Panettone di Iginio Massari: il re dei lievitati, prevede una complessa lavorazione che totalizza 62 ore: il risultato è un panettone unico e straordinario, in armonia fra tradizione e innovazione.
Ma non bisogna dimenticare anche il Panettone di Fiasconaro, prodotto in Sicilia con ingredienti di alta qualità come pistacchi di Bronte, arance candite e miele siciliano, il classico Panettone Maina, con tradizionale uvetta e canditi o con varianti di cioccolato e creme deliziose, oppure il Panettone Tre Marie, dal gusto ricco e fragrante, che segue rigorosamente le tradizioni artigianali.
In conclusione, possiamo dire che nessun Natale italiano è completo senza il panettone. Questo dolce rimane una prelibatezza natalizia amata da molti, ma soprattutto una tradizione culinaria pronta, da anni, a unire famiglie e amici con il suo gusto unico.