Food & Drink
Shutterstock by Kolpakova Svetlana
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Ora, l'idea di mangiare dei fiori, sulle prime, potrà anche sembrare strana, eppure sono molti i fiori che mangiamo spesso, senza probabilmente neanche rendercene conto. Possono essere considerati appartenenti a questa categoria, oltre ai fiori di zucchina, anche i carciofi, i broccoli e i cavolfiori.
Se cucinare con i fiori può sembrare una novità, c'è invece dietro una storia che parte da lontano. L’uso in cucina dei fiori risale infatti a migliaia di anni fa, dalla civiltà cinese a quelle romana e greca. Senza contare che in Inghilterra, nel periodo Vittoriano – con buona pace del “Bread and Roses” dell'iconico slogan adottato dagli operai in sciopero nei primi del Novecento – le rose erano usate per una grande varietà di piatti.
Un primo, interessante rilancio di quest’idea si deve soprattutto ad alcuni chef stellati che li usano per abbellire, colorare e insaporire i loro piatti. Ma, più di recente, grazie ai media e alla diffusione di molti programmi culinari, l’uso dei fiori in campo alimentare è diventato una delle tendenze gastronomiche più in voga del momento, entrando anche nelle cucine di cuochi amatoriali particolarmente creativi, pronti a sperimentare e a stupire i loro ospiti con piatti a base di fiori eduli - questo il nome tecnico dei fiori commestibili - buoni da gustare oltre che belli da guardare.
Ma prima di andare nel giardino sotto casa a raccogliere fiori, fate attenzione!
Alcuni di essi sono infatti velenosi, per cui consultate il nostro elenco prima di cospargere di petali la vostra insalata!
Sono commestibili i fiori di: achillea, aglio selvatico, arancio, basilico, borragine, calendula, camomilla, caprifoglio, carota, centaurea, crisantemo, dente di leone, dalia, erba cipollina, fiordaliso, garofano, gelsomino, geranio, girasole, iris, lavanda, lillà, magnolia, malva, margherita, menta, mirto, nasturzio, papavero, passiflora, pesco, primula, robinia, rosa, rosmarino, rucola, salvia, sambuco, senape, tiglio, trifoglio, tulipano, viola del pensiero, zucca, zucchina.
Dal punto di vista nutrizionale i fiori eduli sono poverissimi di grassi e ricchi di sostanze nutritive come minerali, proteine e vitamine (A e C). In particolare le viole, i crisantemi e i garofani sono particolarmente ricchi di potassio. Hanno inoltre un elevato quantitativo di antiossidanti dovuti al contenuto di flavonoidi e carotenoidi che ne determinano il colore.
Nonostante ciò non bisogna abusarne, perché potrebbero scatenare una reazione allergica, soprattutto nei soggetti più sensibili e vulnerabili. Sono fortemente sconsigliati alle donne incinte e ai soggetti che soffrono di allergie e attacchi d’asma.
Ma prima di andare nel giardino sotto casa a raccogliere fiori, fate attenzione!
Alcuni di essi sono infatti velenosi, per cui consultate il nostro elenco prima di cospargere di petali la vostra insalata! ]
I fiori trovano un classico impiego negli sciroppi o nei liquori dove, ad esempio, vengono utilizzate le rose, le violette e il papavero selvatico. Anche nelle tisane si trovano spesso i fiori essiccati di molte piante, dalla malva al tiglio, dalla violetta al girasole. Sui fornelli, invece, si possono utilizzare in insalate, nelle zuppe, abbinati ai primi piatti, alla carne e altro ancora.
Cucinarli è semplicissimo: basta staccare e lavare delicatamente i petali, stando attenti a eliminare sempre i pistilli, gli stami e la parte bianca alla base dei fiori.
Ecco alcune raccomandazioni:
Fabio Giusti