Food & Drink

Grilli, locuste e vermi... ma è davvero salutare consumare insetti?

Insetti commestibili, tra tabù e innovazione
A cura di   Silvia Bartolomei

shutterstock_by_Mark Brandon

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Da diversi anni si discute della possibilità di integrare gli insetti commestibili nell'alimentazione umana. Presentati come una potenziale soluzione alla carenza di risorse alimentari globali, hanno tuttavia suscitato opinioni molto divergenti. Da un lato, vi sono coloro che hanno accolto con entusiasmo questa innovazione, vedendovi una risposta concreta alla scarsità alimentare; dall'altro, alcuni si sono categoricamente rifiutati di includere tale proposta nella loro dieta.

È importante sottolineare che ciò che appare come una novità non lo è del tutto. Le fonti storiche ci rivelano che fin dalla preistoria l'uomo ha integrato la propria dieta non solo con carne animale e bacche, ma anche con insetti. Abbiamo testimonianze di sontuosi banchetti a base di cicale nell'antica Roma e Grecia. E non occorre guardare troppo lontano nel tempo: oggi, in molte parti del mondo, gli insetti commestibili sono una componente regolare dell'alimentazione. Ad esempio, in Thailandia oltre 150 tipi di insetti sono consumati abitualmente e in Messico un terzo della popolazione li mangia su base quotidiana.

In Italia, alcuni ricorderanno il caso del "Casu Martzu", un formaggio sardo dal gusto e composizione molto particolare, perché prodotto permettendo alle larve della mosca del formaggio di colonizzare il pecorino. Il risultato? Un prodotto cremoso dal sapore pungente in cui i vermi si muovono e vengono consumati interi. Nonostante non sia legale venderlo, è possibile acquistarlo direttamente da produttori locali.

Diversamente da altre regioni del mondo, in Italia, fatta eccezione per alcuni casi isolati, questa pratica è ancora vista come qualcosa di inusuale. Tuttavia, da dicembre 2023, anche in Italia sono disponibili sul mercato alimenti contenenti quattro tipi di insetti: larva gialla, locusta migratoria, grillo domestico e verme della farina minore.

shutterstock_by_Daniel San Martin

È salutare consumare insetti?

Dal punto di vista nutrizionale, gli insetti sono molto vantaggiosi: offrono energia, proteine e fibre e sono inoltre ricchi di potassio, sodio, zinco, rame, manganese e ferro. Insomma, sembrerebbero non aver nulla da invidiare a carne e pesce.

La vera sfida è superare i pregiudizi e l'ostacolo del gusto, che può essere facilmente risolto affidandosi a chef specializzati. Negli Stati Uniti, ad esempio, numerosi ristoranti gourmet preparano piatti innovativi e gustosi con insetti, come ad esempio guacamole, marlin, melograno e vermi chinicuil.

Dal punto di vista ambientale, il consumo di insetti offre ulteriori benefici, data l'alta efficienza nella conversione nutrizionale. Per quanto riguarda la sicurezza, infine, gli insetti non presentano rischi maggiori rispetto ad altri animali, quindi non si evidenziano criticità specifiche.

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