Food & Drink
Shutterstock_by_dotshock
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Formaggi, formaggi e ancora formaggi: siamo entrati nell’epoca del turismo dei caseifici. A descrivere questo fenomeno non solo la percezione qualitativa. È stata pubblicata recentemente l’undicesima edizione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico, ad opera della docente di Economia e gestione delle imprese turistiche all’Università di Bergamo Roberta Garibaldi e, dalla raccolta, emerge un dato interessante: nel 2023 l’enogastronomia non solo è uno dei fattori trainanti per le scelte di viaggio, ma il principale in un buon 58% dei casi. Un dato molto interessante, che rispecchia un interesse crescente nelle abitudini alimentari dei popoli come forma di scoperta culturale, ascrivibile a sua volta al nuovo modo di concepire il viaggio in senso più autentico, approfondito e, soprattutto, consapevole. E la cultura di un popolo è anche cultura enogastronomica.
Sebbene ad essere in pole position sia il turismo enologico, con il 34% di visite in cantina, è la seconda posizione a descrivere un nuovo trend dell’enoturismo: caseifici e aziende agricole (28%). Le experience legate al mondo del formaggio sono in crescita costante da tempo. Cresce la domanda, ma cresce anche l’offerta e pian piano le aziende agricole casearie hanno iniziato a predisporsi all’hospitality, aprendo le porte della produzione e raccontando la loro storia. Aumentano, di conseguenza, anche le attività di degustazione, i workshop e gli eventi a essi legati.
È proprio alla luce di questo interesse crescente che, sulla scia di Cantine Aperte, è nata l’iniziativa Caseifici Open Day, l’unica che unisce tutte le realtà d’Italia inerenti alla sfera della produzione casearia. Per due giornate, 21 e 22 settembre, i Caseifici Agricoli e Artigianali di varie regioni aprono le porte ad appassionati, esperti o semplici curiosi che desiderano comprendere di più questa arte. Un modo per conoscere le persone, le storie che stanno dietro la lavorazione del formaggio. Attraverso un programma ricco, tra visite guidate, assaggi e laboratori sia per adulti che per bambini, si accompagna il visitatore nel dietro le quinte, tra rottura della cagliata e sale di stagionatura, in una forma di turismo partecipativo che desta curiosità.