Food & Drink
shutterstock_by_VITALII BORKOVSKYI
#FFFFFF
shutterstock_by_VITALII BORKOVSKYI
Il consumo di carne, fin da tempi antichi, era visto come qualcosa di necessario per poter svolgere qualsiasi attività che la vita metteva davanti.
Con il passare del tempo, poi, divenne addirittura simbolo di uno status quo. I ricchi potevano ambire a mangiare carne tutti i giorni, mentre i meno abbienti solo nelle occasioni speciali. Anche in ambito monastico vi era un grande consumo di carne, laddove l’astenersi dal mangiarne veniva invece associato al concetto di penitenza. Insomma, storicamente, il mangiare carne ha sempre avuto una connotazione positiva. Solo in tempi relativamente recenti, con la nascita di nuovi stili di vita come quello vegetariano e vegano, la situazione è cambiata e, da pietanza insostituibile, è divenuto qualcosa dinanzi alla quale è possibile porre un'alternativa. Perché la carne è sì un’importante fonte di vitamina B, ma ora – in realtà già da un po' – sappiamo che non è la sola. Quante volte si è sentito dire che una dieta a base di alternative veg non potesse apportare gli stessi nutrienti al nostro corpo. La verità è che la carne può essere sostituita da diversi prodotti. Scopriamo insieme quali.
Chiamato anche “carne di grano” il seitan è un alimento altamente proteico ricavato dal glutine di grano lavorato con altri ingredienti quali l'alga kombu, la salsa di soia, zenzero e sale. Dal punto di vista nutrizionale, rispetto alla carne, è carente di vitamina B e di ferro, ma presenta un minor contenuto di grassi, oltre a essere ricco di proteine vegetali e potassio. Non contenendo, come per tutti i cereali, aminoacidi come la lisina e la treonina, conviene comunque accostare sempre il seitan a una porzione di legumi.
Come cucinarlo: come per altri dei prodotti che vedremo, il seitan tende ad assorbire il sapore dei prodotti con il quale viene cucinato, per cui ricordatevi di non lesinare con spezie e verdure.
Da consumare: 1-2 volte a settimana
Chiamato anche “carne di soia” il tempeh è un alimento realizzato tramite la fermentazione dei semi di soia gialla. Il processo per la sua realizzazione non è tanto complesso quanto, semmai, lungo: dopo aver fatto bollire i semi di soia e averli decorticati, infatti, si uniscono aceto e un fungo fermentato chiamato Rhizopus oligosporus. La fermentazione avviene in 24-48 ore. Il prodotto finale è un panetto in cui sono ben visibili i semi di soia. Dal punto di vista nutrizionale il tempeh ha un ridotto apporto di lipidi, è ricco di proteine e numerose vitamine del gruppo B quali la B6, B2 e B3.
Come cucinarlo: Il tempeh si cucina esattamente come avreste cucinato una fettina di pollo. Quindi in padella, al forno o fritto. Da provare con curry e latte di cocco.
Da consumare: 2-3 volte a settimana
Chiamato "formaggio di soia" perché la sua preparazione ricorda molto quella del formaggio, pur essendo prodotto con la soia proprio come il tempeh ha un gusto neutro. Dal punto di vista nutrizionale il tofu è ricco di proteine, ferro, calcio e magnesio.
Come cucinarlo: Il consiglio è di consumare il tofu sempre accompagnato da verdure e spezie, perché non ha fondamentalmente sapore.
Da consumare: 2-3 volte a settimana
Chiamato “carne vegetale” il mopur è un prodotto realizzato dalla fermentazione del frumento. Per la sua realizzazione sono necessari il glutine del frumento, farina di ceci, grano duro, olio d’oliva, olio di cocco, lievito madre, salsa di soia, patate, cipolle, pepe, aglio, sale e acqua. Dal punto di vista nutrizionale il mopur è povero di lipidi ma ricco di proteine e carboidrati, grazie alla presenza di legumi e cerali non presenta carenze di amminoacidi.
Come cucinarlo: Il mopur è privo d’acqua perciò è consigliato prediligere una tipologia di cottura con liquidi come brodi ma anche con olio e verdure che perdono liquidi, sconsigliata la cottura su piastra.
Da consumare: 2-3 volte a settimana
Questo è un marchio registrato per indicare un prodotto a base di microproteine che derivano da un fungo, il Fusarium venenatum. Come succede per molti marchi registrati, anche per il Quorn non si conosce la ricetta precisa. Ciò che è certo è che questo prodotto è un'ottima alternativa alla carne perché ricca di proteine e povera di grassi. I pareri legati al suo consumo sono però contrastanti con, da una parte, l'entusiasmo per un prodotto dalle proprietà sorprendenti e, dall'altra, i sospetti per la sua natura sostanzialmente artificiale. Al gusto il Quorn ricorda il sapore di una carne di pollo tenera e spesso, proprio per il suo sapore delicato, viene proposto in combinazione con verdura.
Come cucinarlo: il Quorn può essere cucinato in padella, in forno o fritto.
Da consumare: non più di 2 volte a settimana