Arte & Cultura
Marc Chagall Il gallo viola , 1966-72 Olio, gouache e inchiostro su tela, 89,3x78,3 cm Private Collection, Swiss © Chagall ® by SIAE 202
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Marc Chagall Il gallo viola , 1966-72 Olio, gouache e inchiostro su tela, 89,3x78,3 cm Private Collection, Swiss © Chagall ® by SIAE 202
Fino al 27 ottobre, al Polo Museale - Castello Conti Acquaviva d’Aragona di Conversano, è in corso un’esposizione dedicata all’arte onirica di Marc Chagall. Dopo il grande successo della mostra di Antonio Ligabue del 2023, il Comune di Conversano Città d’Arte, in collaborazione con Museco - Musei in Conversano, torna in pompa magna con Sogni d’amore. La mostra, organizzata da Arthemisia e a cura di Dolores Durán Úcar, ripercorre il percorso artistico e la vita dell’artista bielorusso, attraverso oltre 100 opere e il supporto di materiale multimediale e immersivo. La mostra a Conversano è un evento speciale: essendo provenienti principalmente da collezioni private, è molto raro trovare queste opere in grandi esposizioni pubbliche.
Fil rouge della mostra è il concetto di amore: per la religione, per la patria, per la moglie, per le favole – punto fisso della creazione chagalliana – e, ovviamente, per l’arte. Quella di Marc Chagall è una vita di tormenti, dalla religione ebraica alla condizione di esule, dai dissidi politici durante la Rivoluzione Russa alle pene d’amore e all’incontro con la città di Parigi e con la Provenza. Uomo particolarmente sensibile, trova forma a questo vissuto così intenso nei suoi dipinti, attraverso lo stile onirico e fantasioso che lo caratterizza. Chagall racconta un mondo caotico, ma in modo dolce, un mondo reale, ma popolato da personaggi immaginari e favolistici: il confine tra sogno e realtà, nelle sue opere, è impercettibile.
Sviluppa, negli anni, una pittura espressiva e dai colori vividi, più emotivi che concreti, mutuata dalla passione per le fiabe, che trasporta il visitatore in un mondo sospeso, in cui divino e umano si sovrappongono. Leitmotiv del percorso espositivo è l’esperienza infantile, tra cultura russa e tradizioni popolari e contadine, chiave di lettura del reale, che ritorna in ogni pennellata. La mostra abbraccia tutto il vissuto dell’artista e approfondisce il suo stile unico e inimitabile, regalando al visitatore il piacere di viaggiare, per qualche ora, con la fantasia.