Arte & Cultura
Bram Stoker. Deviant Art by Grindguy
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Bram Stoker. Deviant Art by Grindguy
Brian Cleary, farmacista di Dublino e appassionato lettore, esaminava giornali vecchi più di un secolo alla National Library of Ireland, quando, tra i titoli di un inserto culturale datato 17 dicembre 1890 del Dublin Daily Express, un quotidiano chiuso da tempo, si imbatte nel nome del suo scrittore preferito, Bram Stoker, accostato un’opera sconosciuta, Gibbet Hill. Di fatto, una pubblicità. Perplesso, Clearly decide di fare altre ricerche, passa in rassegna studi accademici, spulcia tutte le bibliografie del padre del Conte Dracula, ma di Gibbet Hill neanche una traccia. Si rende quindi conto di aver scoperto un racconto inedito, mai catalogato: un ritrovamento non da poco, che ha dell’eccezionale nella casualità con cui è venuto alla luce, visto il luogo in cui era conservato.
“Volevo alzarmi dalla sedia e gridare, "indovinate che cosa ho trovato?", ma intorno a me c’erano ricercatori professionisti e accademici, mentre io sono solo un topo di biblioteca dilettante, per cui ho taciuto”, ha raccontato il farmacista, che in quel posto tanto solenne si è ritrovato a leggere un testo dimenticato, materiale prezioso non solo per il grande pubblico, ma anche per il suo prossimo progetto: un romanzo storico basato proprio su Stoker e su altri autori coevi. Nell’attesa, Gibbet Hill sarà disponibile a partire dalla fine di ottobre 2024, oltre 130 anni dopo – ma meglio tardi che mai.
Un uomo sta passeggiando in cima a una collina, quando viene aggredito da tre bambini e coinvolto in un rito straniante che si conclude con una minaccia. È questo l’incipit di Gibbet Hill, una storia di fantasia che prende ispirazione da luoghi e fatti reali, riadattati dalla penna gotica di Stoker. La collina, ambientazione del racconto, si trova nel Surrey, a sud-ovest di Londra: qui, a fine Settecento, un marinaio venne ucciso da tre persone che furono poi scoperte e impiccate sul posto. Il delitto è ricordato da una pietra commemorativa, chiamata Sailor’s Stone (la pietra del marinaio), che da allora vale come monito.
A ben guardare, Gibbet Hill fa trasparire in filigrana alcuni degli elementi costitutivi che hanno poi permesso a Dracula – che l’autore stava abbozzando proprio nel 1890 – di imporsi quale limpido esempio di letteratura del terrore: il gusto gotico, il contrasto tra normalità e orrore, tra vita e morte, ma anche l’uso del linguaggio, e, soprattutto, l’idea che il male assoluto risieda in un preciso luogo fisico. Se in Dracula era il castello, in Gibbet Hill è la collina.
Il racconto dimenticato sarà presentato per la prima volta in occasione del Bram Stoker Festival, un evento interamente dedicato a vita, opere e influenze dello scrittore irlandese, che si terrà dal 25 al 28 ottobre a Dublino. L’opera includerà anche uno scritto della madre di Stoker, che fece molto per sensibilizzare l'Irlanda rispetto all’assistenza e all’istruzione dei bambini sordi, tema caro non solo alla famiglia del celebre autore, ma anche a Cleary: tutto il ricavato del festival – ha spiegato il farmacista – sarà devoluto al fondo Charlotte Stoker per la ricerca sulla sordità nei bambini.