Arte & Cultura

Perché a Natale fanno sempre "Una poltrona per due"?

Il film diventato un classico natalizio, suo malgrado
A cura di   Fabio Giusti

Courtesy of Ufficio Stampa Mediaset

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Courtesy of Ufficio Stampa Mediaset

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Qualcuno lo ha definito il miglior film su Wall Street mai realizzato, altri lo ritengono il miglior film natalizio di sempre. Di certo è un classico di Natale suo malgrado. Perché Una poltrona per due uscì negli Stati Uniti nel giugno del 1983, arrivando poi nelle sale italiane a gennaio del 1984. Ma l'ambientazione della storia, che si svolge appunto nei giorni di Natale, ha fatto sì che si tramutasse nella perfetta commedia con cui passare la Vigilia. Tra buoni sentimenti ma anche un pizzico di feroce cinismo e qualche tocco sexy, come da tradizione nei film di John Landis. In questo articolo cerchiamo quindi una risposta alla domanda che, da decenni, molti si fanno. Ma perché a Natale fanno sempre Una poltrona per due?

Un appuntamento fisso e irrinunciabile

Fatto sta che c'è chi aspetta con ansia il 24 dicembre anche solo per guardare Una poltrona per due su Italia 1, dove, dal 1997, è diventato un appuntamento fisso e irrinunciabile. Questo dimostra quanto il film diretto da John Landis, uscito originariamente nel 1983, sia ormai un cult intramontabile, capace ancora oggi di regalare momenti di leggerezza e condivisione. Per i fan di lunga data, però, c’è una notizia ancora più entusiasmante: il celebre film natalizio con Eddie Murphy e Dan Aykroyd tornerà anche nelle sale cinematografiche in una speciale versione restaurata in 4K.

Dan Aykroyd in una scena di "Una poltrona per due"
Flickr - Photo by BJ Alias

La trama di "Una poltrona per due"

Una poltrona per due (in originale Trading Places) è diventato uno dei grandi classici della commedia americana. Protagonisti della pellicola sono Eddie Murphy e Dan Aykroyd, che interpretano rispettivamente Billy Ray Valentine, un piccolo truffatore di strada, e Louis Winthorpe III, un raffinato agente di borsa. La trama si sviluppa intorno a uno scambio di ruoli orchestrato da due anziani fratelli milionari, Randolph e Mortimer Duke, che vogliono verificare se il successo di una persona dipenda dall’ambiente o dalla natura. La vicenda, ricca di gag e situazioni esilaranti, si snoda tra temi come il potere del denaro, le disuguaglianze sociali e il riscatto personale, mantenendo un perfetto equilibrio tra ironia e critica sociale.

Uno status unico

In Italia, Una poltrona per due ha assunto uno status unico, diventando un appuntamento fisso la sera della Vigilia di Natale grazie alla sua trasmissione annuale su Italia 1. Questa tradizione, che prosegue da decenni, si è consolidata nel tempo come un rituale irrinunciabile per moltissime famiglie italiane. Ogni 24 dicembre, milioni di telespettatori si riuniscono davanti alla televisione per rivedere le avventure di Billy Ray e Louis, creando un'atmosfera di leggerezza e allegria tipica del periodo natalizio.

Le ragioni dietro a questa tradizione

Il successo di questa tradizione si spiega con diversi fattori. In primo luogo, il film è ambientato durante le festività natalizie, e molte delle sue scene iconiche, come quella dello scambio dei regali o della festa in maschera, richiamano l’atmosfera festosa. Inoltre, la trama, che parla di redenzione e seconde possibilità, si sposa perfettamente con i valori universali del Natale. Infine, il senso di familiarità evocato dalla sua riproposizione annuale rassicura il pubblico, che associa il film a ricordi piacevoli e momenti condivisi.

Clicca sul link per vedere il trailer di "Una poltrona per due"

 

Questa peculiarità tutta italiana ha reso Una poltrona per due un vero e proprio simbolo della Vigilia di Natale, paragonabile a tradizioni televisive di altri Paesi come la trasmissione de La vita è meravigliosa negli Stati Uniti. Non è raro sentire le persone commentare affettuosamente che "non è Natale senza Una poltrona per due", a testimonianza di quanto questa commedia, nata oltreoceano, sia entrata profondamente nel cuore e nelle abitudini degli italiani.

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