Arte & Cultura
Burri Alberto Gobbo , 1950 Olio e vernici su tela di sacco sagomata da una struttura di rami d'albero incrociati nel telaio, 56x64 cm Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri, Città di Castello ©
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Burri Alberto Gobbo , 1950 Olio e vernici su tela di sacco sagomata da una struttura di rami d'albero incrociati nel telaio, 56x64 cm Fondazione Palazzo Albizzini-Collezione Burri, Città di Castello ©
Dal 19 ottobre 2024 al 2 marzo 2025 le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino ospitano 1950-1970. La grande arte italiana. Capolavori dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, 79 tra le opere più importanti della GNAM di Roma. È la prima volta che un blocco compatto così grande lascia le stanze della galleria romana. I capolavori esposti risalgono tutti al periodo compreso tra 1950 e 1970, una stagione artistica molto importante per la storia dell’arte italiana e per la storia della Galleria Nazionale stessa. Questo trentennio, infatti, è stato caratterizzato dalla sovraintendenza della leggendaria Palma Bucarelli, la critica d’arte che per prima ha creduto alla potenza dell’arte moderna e concettuale. Quello in cui Bucarelli guida la GNAM è infatti un periodo molto prolifico, caratterizzato dall’acquisto di opere di artisti poi rivelatesi cardine, come Mario Schifano e Pino Pascali.
L’esposizione, divisa in dodici sezioni tematiche, cerca di raccontare questo momento storico mettendo a confronto gli stili di 21 tra gli artisti più rappresentativi dell’epoca. Un percorso dialogante, tra lo strutturalismo antilirico di Carla Accardi e le sovrapposizioni di specchi e veline dipinte a olio di Michelangelo Pistoletto, l’incontro tra ricerca formale e l’impegno politico di Pietro Dorazio e il segno astrattista di Giuseppe Capogrossi. La grande novità della mostra consiste negli accostamenti critici inediti, come Nero Cretto G5, emblematico dell’approccio materico di Alberto Burri, e Concetto spaziale. Teatrino, l’approdo alla dimensione dell'infinito secondo Lucio Fontana. Un pot-pourri d’arte moderna condensato nello spazio espositivo unico dei Musei Reali di Torino, celebrante i grandi capolavori figurativi dell’Italia del dopoguerra.