Arte & Cultura

Garum, a Roma il museo della cucina

Viaggio nel tempo alla scoperta dell’arte culinaria
A cura di   Silvia Bartolomei

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Garum: questo è il nome scelto per indicare la biblioteca e il museo dedicati alla cucina, situati a Roma, in via dei Cerchi n° 87.

Chi ha studiato latino ricorderà probabilmente la parola “Garum” dal Satyricon di Petronio, nel passaggio relativo alla cena di Trimalcione, dove è usata per descrivere una salsa pregiatissima ottenuta dalla macerazione del pesce. Da questo processo, in realtà, si ricavavano due prodotti: l'Allec, la colatura, e il Garum, appunto, un condimento a base di interiora di pesce, come attestato dagli scritti dell'epoca. Quale nome migliore, quindi, per un museo che racconta l'autentica storia della cucina?

La scelta della location non devia dalla tradizione antica: il museo sorge dove un tempo si trovava il lupercale, il leggendario sito dove la lupa avrebbe allattato Romolo e Remo. Visitare questo museo significa intraprendere un viaggio nel tempo alla scoperta degli oggetti che hanno dato vita alla cucina moderna. La struttura si sviluppa su due livelli: il primo piano è riservato agli utensili da cucina, mentre il secondo ospita la biblioteca.

Cosa aspettarsi

Il primo piano presenta dieci vetrine, ciascuna dedicata a un elemento che ha segnato un punto di svolta nella cucina mondiale. La prima vetrina è dedicata agli speculoos, in particolare agli stampi per questi biscotti speziati tipici dei Paesi Bassi e delle Fiandre, dimostrando come l'arte della pasticceria si intrecci con quella della tipografia attraverso l'uso comune di strumenti come sgorbie e bulini per incidere gli stampi.

Courtesy of Garum, Museo della cucina

La seconda vetrina espone stampi per dolci dell'Ottocento, prevalentemente in bronzo e parzialmente in terracotta. La terza e la quarta vetrina sono dedicate agli stampi per cioccolato, con esemplari di diverse epoche che mostrano l'evoluzione dei materiali e delle forme, dalla latta all'acciaio inossidabile.

Le macchine per la cucina trovano spazio nella quinta e sesta vetrina: taglia baguette, cucine a carbone, scodelle monastiche, pentole a pressione e forni a gas illustrano come l'avvento delle macchine abbia rivoluzionato la cucina, semplificando le operazioni e incontrando nuovi desideri.

La settima vetrina è dedicata agli strumenti per la realizzazione della pasta, mostrando il lungo processo di produzione attraverso macine e impastatrici in legno. A seguire, l'ottava vetrina celebra il gelato e le tecniche casearie, mentre la nona conserva utensili da pasticceria dei secoli XVIII, XIX e XX. Infine, la decima vetrina presenta terrine per foie-gras con forme zoomorfe, rivelando la curiosa pratica di abbinare il foie-gras all'animale raffigurato sulla terrina.

Al piano superiore, i visitatori possono scoprire alcuni dei manufatti più rari e affascinanti della cucina antica, arricchendo la propria conoscenza con curiosità, ricette e storie tratte da libri di grande interesse.

Courtesy of Garum, Museo della cucina

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