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Forest bathing, riconnettersi con la natura

Il trend che arriva dal Giappone approda in Italia grazie al WWF
A cura di   Silvia Bartolomei

Shutterstock_by_Maridav

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Avete mai sentito parlare del forest bathing? È una pratica che consiste nell'immergersi completamente nella natura per ritrovare il benessere psicofisico. Nata in Giappone, dove i ritmi frenetici della vita urbana hanno reso il contatto con la natura un vero e proprio toccasana, questa tendenza sta conquistando sempre più persone in tutto il mondo, Italia compresa.

Shirin-Yoku, questo il termine originale giapponese, indica letteralmente un "bagno nella foresta". Non è solo una passeggiata, ma un'esperienza sensoriale completa: respirare l'aria pulita, ascoltare il canto degli uccelli, toccare la rugosità della corteccia di un albero... ogni senso è coinvolto in questa riconnessione ancestrale con la natura. E non è necessario raggiungere foreste remote: anche un piccolo bosco vicino casa può offrire i benefici di questa pratica. L'importante è prendersi del tempo per sé, staccare la spina e lasciarsi avvolgere dalla tranquillità della natura.

I benefici dello Shirin-Yoku sono molteplici: riduzione dello stress, miglioramento della qualità del sonno, aumento della creatività e rafforzamento del sistema immunitario, solo per citarne alcuni.

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Cosa sono le Oasi del respiro

Le oasi del respiro WWF sono un progetto nato dall’incontro tra Golia e WWF Italia per sensibilizzare il maggior numero di persone possibile su questa pratica e sulla conservazione dei luoghi in cui poter liberarsi dallo stress. È un'iniziativa che vede il coinvolgimento di Amef, l'Associazione Italiana Medicina Forestale, che ha provveduto a formare operatori specializzati e si è impegnata a creare percorsi specifici che permettano ai visitatori di vivere esperienze rigenerative in aree naturali protette. In queste oasi i partecipanti vengono invitati a connettersi con l'ambiente circostante attraverso i cinque sensi.

Dal 2023 ad oggi si contano 6 Oasi del respiro del WWF in Italia: Cratere degli Astroni (NA), Gole del Sagittario (AQ) e dei Ghirardi (PR), Riserva Bosco di Vanzago (MI), L’Oasi di Macchiagrande (RM) e la Riserva naturale statale Le Cesine (LE).

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Come si organizza un’esperienza di Forest Bathing?

La pratica è semplice e alla portata di tutti: basta trovare un luogo tranquillo immerso nella natura, preferibilmente un bosco, e dedicare del tempo a camminare lentamente, respirando profondamente e osservando tutto ciò che ci circonda. Normalmente, un’esperienza di Forest Bathing ha una durata di circa 4 ore, durante le quali attraverso i sensi (in particolare vista, udito e tatto) si cerca di entrare in contatto con la natura stabilendo un profondo legame. Sono sufficienti semplici esercizi, come ad esempio camminare a piedi scalzi su un manto di foglie: gli alberi rilasciano infatti terpeni che penetrano nel sistema nervoso, attivando processi benefici per il sistema immunitario. Insomma, non resta che provare.

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