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Marsiglia. Shutterstock by xbrchx
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Marsiglia. Shutterstock by xbrchx
Spirito ribelle, negozi vintage, graffiti, musica dal vivo e panetterie alla moda: per la rivista Time Out non ci sono dubbi, è il marsigliese Notre Dame du Mont il quartiere più cool del mondo. Incoronato dal team globale di redattori e scrittori del magazine britannico che ha stilato la lista “The 38 coolest neighbourhoods in the world”, questa isola gioiosa nel sesto arrondissement della multietnica città del sud della Francia conquista con l’autenticità. I vicoli colorati e animati giorno e notte da una folla eterogenea, le strade fiancheggiate da platani, le scale tortuose che scendono da Cours Julien, le terrazze luminose lungo Rue de Lodi, l’atmosfera rilassata eppure vivace, festosa ma sofisticata: ecco gli elementi che, insieme, hanno permesso all’ex quartiere degli artisti di rubare la scena al pittoresco Vauban, un tempo prediletto dagli abitanti di Marsiglia, e guadagnarsi il titolo di miglior luogo da visitare al momento.
C’è il sacro a Notre Dame du Mont, che prende il nome di una chiesa, ma, soprattutto, il profano, alimentato dai caffè, negozi, laboratori di créateurs, brasserie, ma anche discoteche, scuole di danza e club sportivi di cui pullulano le sue strade elette da Time Out proprio per la loro capacità di rappresentare il cuore vivo, pulsante, della città. Lontano, infatti, dall’incarnare lo stereotipo da cartolina – scorci tanto suggestivi quanto poco vissuti – il quartiere marsigliese si staglia per la sua anima, particolarmente evidente e calorosa nella zona pedonale, che ospita spesso eventi artistici.
Ecco allora che, individuato il quartiere più cool del mondo, Time Out propone diversi suggerimenti per assaporare tutto il fascino di Notre Dame du Mont. La giornata inizia da Pain Pan, panetteria iconica dalla facciata giallo limone. Risvegliato il palato, si prosegue con una passeggiata tra le bancarelle del mercato attiguo alla metropolitana – un'esperienza sensoriale. In questo arrondissement, poi, un'immersione nell'arte è d'obbligo: ci si ferma quindi alla Galerie Charivari, in Rue Fontange, che ospita le opere curate da Muriel Feugère. Chi desidera una pausa, a questo punto, potrà scegliere tra una poltroncina, magari un po' rustica, presso il Razzia per fare il pieno di caffeina, oppure optare per una sorprendente parentesi gastronomica da Caterine – eccezionale il kebab di polpo. Per i bibliofili, invece, libreria Histoire de l'Œil offre un'ampia selezione di volumi da sfogliare.
Il pomeriggio si tinge di romanticismo al bistrot-cinema La Baleine, ideale per una proiezione in un’atmosfera intima, da coronare con un aperitivo sulla terrazza del Café la Muse, che diventa il preludio a una cena gourmet al Livingston, dove una brigata di chef in continua evoluzione propone creazioni culinarie innovative. La serata si conclude nel comfort dell’hotel 3 stelle Mama Shelter. Più cool di così…