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By Creative Commons CC0
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Il Padel, si sa, sta diventando uno degli sport più praticati nel mondo. Ma cosa è che lo rende così popolare? La prima risposta che viene in mente – e forse anche la più ovvia – è che crea socialità e, nel caso degli italiani, richiama anche un po' la dimensione delle vacanze al mare di una volta, passate a giocare con i racchettoni sulla sabbia. Il gioco in sé e un mix di tennis e squash. Veloce e appassionante, permette di divertirsi con amici e familiari, oltre ad essere facile da approcciare più o meno per chiunque. Oltre al divertimento, il Padel offre però anche un forte elemento di sfida, sia fisica che mentale. Il gioco richiede infatti una discreta forma fisica per tenere il passo con la velocità dell'azione sul campo e gestire i colpi più potenti, e anche una buon livello di strategia ed acume tattico per battere l'avversario. L'attrezzatura necessaria per giocare a Padel è, tutto sommato, minimale: una racchetta e una palla. Le racchette possono variare per forma e dimensione in base al livello di gioco e alle preferenze personali. Le palle sono solitamente in gomma e pesano circa 40-45 grammi. Oltre all'attrezzatura base, c'è da considerare l'abbigliamento sportivo e accessori come scarpe, guanti e occhiali da sole, che possono migliorare non poco l'esperienza di gioco.
Al neofita potrà essere utile prendere alcune lezioni così da imparare le regole e le tecniche di base, che sono comunque piuttosto semplici. Tanto per cominciare a Padel si gioca per lo più in coppia, quindi occorrono quattro giocatori in tutto. Il giocatore che riceve si posiziona come accade nel tennis, ovvero in diagonale e al lato opposto di colui che batte. Prima di colpire la pallina bisogna aspettare che questa rimbalzi una sola volta sul pavimento. La pallina al volo non potrà toccare né la parte metallica, né le pareti del campo avversario. Il Padel, infatti, a differenza del tennis, permette di utilizzare le pareti del campo di gioco. Il punteggio, invece, è uguale a quello del tennis ed è un sorteggio ad indicare quale coppia dovrà servire e quale, invece, ricevere. Il Padel si gioca su un campo chiuso, solitamente in cemento o in asfalto, con una rete alta circa un metro e mezzo. I campi sono di dimensioni non particolarmente grandi (10 metri di larghezza per 20 di lunghezza), motivo per cui il gioco risulta più veloce e intenso rispetto al tennis e richiede una maggiore prontezza, per un’azione rapida e continui cambi di direzione.
E pensare che tutto nasce da un errore. Da quando, cioè, nel 1969 il mecenate messicano Enrique Corcuera sbagliò le misure per la costruzione di un campo da tennis nella sua villa ad Acapulco e, per rimediare, ebbe l’idea di considerare le pareti come parte del campo da gioco. Di questa disciplina che aveva inventato e che chiamò “padel”, Corcuera scrisse anche le regole, che sono rimaste per lo più quelle attuali. Presentando poi la sua “invenzione” ad un amico di Marbella, questi ne fu a tal punto colpito da esportare il gioco proprio in Spagna nel 1974. L’anno dopo fu il milionario Julio Menditengui che introdusse il Padel nel suo Paese: l’Argentina. Il successo fu straordinario e, in pochi anni, il gioco si diffuse a tal punto da contare alcuni milioni di praticanti e migliaia di campi, diventando uno degli sport più praticati dell’intera nazione. La Federazione Internazionale di Padel fu costituita a Madrid nel 1991. In Europa, dopo gli spagnoli, siamo noi italiani a praticare di più questo sport, tanto da contare un milione di praticanti, suddivisi equamente tra uomini e donne, con un aumento esponenziale negli ultimi quattro anni (nel 2019 erano solo 50.000) e con oltre 5.000 campi da gioco.