Food & Drink
Courtesy of Ferrero
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Courtesy of Ferrero
Chi non si è mai lasciato sedurre da una bella fetta di pane e Nutella? Perché, che la gustiate a cucchiaiate o all’interno di una bella torta, la Nutella rappresenta da sempre il peccato di gola più dolce di tutti gli italiani.
La coccola dopo una giornata pesante, il barattolino – iconico forse anche di più del suo stesso contenuto – che, anche solo a guardarlo, vi consola quando siete tristi, il vero buongiorno del mattino. Insomma, a volte questa crema spalmabile appare quasi come una sorta di soluzione a tutti i mali, da tenere accanto nei momenti belli ma anche quelli brutti.
La Nutella affonda le sue radici nel lontano 1946 ad Alba, dal genio di un pasticcere piemontese, Pietro Ferrero che ideò una crema spalmabile dal gusto portentoso usando i pochi ingredienti disponibili durante la guerra: nocciole, zucchero e cacao. La crema poi, nel corso del tempo, conobbe diversi rimaneggiamenti, sino ad arrivare a quella che noi tutti conosciamo.
Ciò che contraddistingue da sempre le strategie della Ferrero è, senza dubbio, una visione lungimirante e la volontà di espandere di continuo il proprio target. La domanda e l’interesse verso i prodotti vegetali, d'altronde, si fa sempre più presente e importanti marchi del food italiano stanno cercando di avvicinarsi al mondo del plant based. Quale migliore occasione per ampliare ulteriormente il proprio target? È così che, a dicembre 2023, Ferrero deposita il marchio della Nutella Veg che dovrebbe entrare in commercio il prossimo autunno.
La new entry di casa Ferrero propone una versione poi non così troppo lontana dalla loro punta di diamante mantenendo inalterato il gusto.
Sostanzialmente la nutella veg differisce da quella tradizionale per l’uso di latte di soia, una bevanda vegetale adatta sia a chi ha scelto di condurre uno stile di vita veg sia a tutti coloro che presentano un'intolleranza al latte animale. Non vi sono grandi modifiche rispetto all'originale perché gli ingredienti restanti sono rimasti invariati. Ma ciò che potrebbe sembrare un particolare in realtà è una grossa novità per tutti coloro che finalmente potranno usufruirne.
La Nutella veg cambia, ovviamente, anche nel packaging, tutto incentrato su una particolare attenzione verso la sostenibilità e l'ambiente. A partire dal tappo verde, realizzato con plastica riciclata e il vasetto, anch'esso frutto di un'operazione di riciclo del 60% del vetro.
Molte erano le aspettative verso la sostituzione dell’olio di palma con il più pregiato burro di cacao, sia a livello etico che organolettico, ma sembrerebbe che la new entry manterrà invece questo ingrediente. Gli scettici potrebbero pensare che questa variante non sia poi tanto vegan, se si tiene in considerazione che per la produzione dell’olio di palma si abbattono moltissime palme, habitat naturale dell'Orango del Borneo. D’altro canto sostituirlo con il burro di cacao significherebbe modificarne gusto e consistenza, andando a creare un prodotto che differisce troppo dalla classica Nutella.
A queste riserve la Ferrero ha risposto garantendo la provenienza dell'olio di palma da una filiera segregata che rispetta la natura e il suo ecosistema, utilizzando solo palme che non provengono da foreste a rischio deforestazione e rassicurando che le temperature raggiunte per la cottura dell'olio di palma non presentavano alcun rischio per la salute.