Arte & Cultura

Poli espositivi green: 3 musei ecosostenibili in Italia

MAXXI, MART e MUSE: sostenibilità ambientale formato museo
A cura di   Giulia Mariani

Shutterstock by pio3

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L'alternativa ecosostenibile non è un trend, ma una vera e propria necessità. La sfida green può e deve arrivare anche nelle aree della vita ordinaria dove è più difficile e meno pensabile che possa arrivare. Tra le realtà che stanno abbracciando sempre maggiormente il green ci sono i musei, sempre più attenti alla tematica ambientale e alla creazione di esperienze artistiche consapevoli. In Italia, attualmente, 3 sono i principali progetti museali già avviati, almeno parzialmente, in questo senso.

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Il MUSE di Trento

Il primo posto spetta al MUSE, il Museo delle Scienze di Trento, sostenibile a 360°. Rientra nell’ampio progetto di riqualificazione dell’ex area Michelin realizzato da Renzo Piano e gode del Certificato LEED Gold, il sistema statunitense di classifica dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici. All’interno si percorrono varie tematiche. Quelle fondamentali, però, sono la  ricostruzione di una serra tropicale dedicata alla biodiversità e la galleria della sostenibilità, 400mq inaugurati nel 2021 sui cambiamenti del Pianeta. Oltre che con le tematiche, il MUSE affronta sul pratico la sfida green, in varie modalità. È dotato di una cisterna per il recupero e il riuso di acque piovane e di tende sofisticate; queste ultime, attraverso sensori di temperatura di ultima generazione, riducono o aumentano l’irraggiamento in base alla quantità di luce e alla singola stagione.

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Il MART di Rovereto

Il MART, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, è stato disegnato dall’architetto svizzero Mario Botta ed edificato tra due palazzi settecenteschi. Nonostante si occupi di arte, quindi di una questione intrinsecamente distante dalle invenzioni tecnologiche green, ha fatto proprie alcune buone pratiche della sostenibilità. Tutte le emissioni di CO2 prodotte durante convegni e altri eventi vengono compensate con attività di riforestazione di aree verdi. In contemporanea, tutta la gestione delle luci è affidata a un software che permette un risparmio elettrico, e quindi di CO2, del 25%. Emblema del fatto che le buone pratiche ambientali non sono settoriali o limitate, ma possono essere applicate a qualsiasi frangente della vita.

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Il MAXXI di Roma

Infine, il MAXXI, il Museo del XXI secolo di Roma. In questo caso, però, di attività ecosostenibili in attivo ce ne sono ancora poche, ma è in corso un progetto di ampliamento. Il Grande MAXXI, che dovrebbe essere realizzato entro il 2027, prevede un ripensamento complessivo del museo attuale in senso green. Sono 3 le parole che guidano il progetto: sostenibilità, inclusività e innovazione. Il MAXXI HUB è il nuovo edificio multifunzionale, con depositi aperti, e interamente sostenibile. MAXXI SOSTENIBILE è il progetto di decarbonizzazione del museo, verso l'autoproduzione energetica con il fotovoltaico. La parte di progetto più ambiziosa, però, è senza dubbio il MAXXI GREEN, una sorta di galleria a cielo aperto con interventi site specific, orti urbani produttivi, giardini didattici. Qui sono previsti anche laboratori di progettazione paesaggistica ambientale, che non sia solo estetica: il progetto, infatti, mira a creare un'isola microclimatica atta a mitigare il calore grazie alle caratteristiche delle piante coltivate. In aggiunta a tutto ciò, le attività già in corso al MAXXI, come il riciclo degli allestimento e il riuso di installazioni all'interno di differenti esposizioni, allargando la narrazione artistica.

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