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Shutterstock - Photo by Enrico Della Pietra
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Shutterstock - Photo by Enrico Della Pietra
Complice l’uscita della terza e attesissima stagione di Bridgerton, sono sempre di più i viaggiatori che organizzano le proprie vacanze sognando di immergersi in atmosfere romantiche, eleganti e d’altri tempi, tra castelli e residenze in cui aristocrazia e famiglie reali si dedicavano ai piaceri della vita e del palato organizzando feste, balli ed eventi esclusivi.
Sulla scia di questa ritrovata passione per epoche lontane, vi accompagniamo in un viaggio lungo lo Stivale alla scoperta di sei dimore storiche italiane dal fascino indiscutibile, dalla Liguria alla Sicilia. Sei gioielli architettonici in cui è possibile ripercorrere le vite delle famiglie reali e nobili che le hanno abitate e compiere un affascinante viaggio nel tempo, magari sentendosi più vicini ai protagonisti
Patrimonio dell'Umanità UNESCO, il Palazzo Reale di Genova è uno dei più belli d'Italia. La Reggia ha conservato intatti i suoi interni, completi di mobili e arredi originali e opere d'arte di inestimabile valore. Le collezioni della dimora-museo comprendono beni delle nobili famiglie che l'hanno prima costruita e poi abitata, arredandola e rinnovandola nel corso dei secoli.
Ai primi proprietari, i Balbi, si deve l’acquisizione di capolavori nel Seicento ancora presenti nei sontuosi ambienti del Piano Nobile (come si usava chiamare un tempo il piano del palazzo nobiliare, solitamente il primo, dove abitualmente risiedeva la famiglia nobile proprietaria dell’edificio).
Ai Durazzo, mecenati illuminati che resero magnifico il palazzo nel Settecento, si devono molte trasformazioni; così come alla famiglia dei Savoia, responsabile delle ultime, ancora oggi interamente visibili. Così una dimora passata da una famiglia patrizia all'altra, superando guerre e trasformazioni epocali, riesce a far rivivere la storia di secoli.
I grandi dipinti con capolavori di Veronese e Van Dyck, ma anche gli elementi di arredo con pregiati pezzi di ebanisteria, aiutano a ricostruire la vita degli antichi proprietari. Visitando gli interni – con le collezioni di sculture, le quadrerie, marmi e stoffe preziose, legni dorati e lampadari di cristallo – e degli esterni – il giardino pensile e terrazze – il visitatore può rivivere atmosfere grandiose oppure più intime, e ammirare gli indimenticabili panorami sul porto.
Situata a circa 10 chilometri da Torino, la Reggia di Venaria, la cui costruzione iniziò nel 1658, è un vero e proprio gioiello italiano e piemontese. La residenza, destinata ai piaceri e alla caccia, è di grande impatto scenografico e vanta eleganti giardini, fontane, parchi e un intero borgo a lei collegato. Imponente, fastosa, il suo progetto fu ripreso per la costruzione della reggia per antonomasia: quella di Versailles.
Dichiarata patrimonio UNESCO nel 1997, la reggia, con la sua elegante Galleria Grande, è rinata nel 2007 dopo una lunga opera di restauro e, oltre a uno spettacolare percorso evocativo, ospita mostre, concerti e iniziative volte a sensibilizzare il rapporto tra sostenibilità e arte, cibo, sport e letteratura, nonché suggestivi eventi enogastronomici.
L'insieme dei corpi di fabbrica che costituiscono il complesso – enorme se si considera l'estensione di 80.000 m² di piano calpestabile – include il parco e il borgo storico di Venaria, costruiti in modo da formare una sorta di collare che rievoca direttamente la Santissima Annunziata, simbolo della casa sabauda. Al borgo si unirono, poi, molte case e palazzi di lavoratori e normali cittadini che vollero abitare nei dintorni della reggia, fino a far diventare Venaria Reale un comune autonomo della provincia di Torino.
Una delle residenze storiche più suggestive d'Italia, Villa Reale – che comprende la lussuosa casa ottocentesca di Elisa Bonaparte (sorella di Napoleone), un parco di 16 ettari e molti edifici storici – è stata riportata al suo antico splendore grazie a un progetto di restauro senza precedenti.
Situata in un parco secolare, nascosta timidamente dietro un muro perimetrale, Villa Reale a Marlia è una meta meravigliosa, sinonimo di fascino ed eleganza. Salvata dal degrado, la Villa è stata aperta al pubblico dal marzo del 2020 ed è un luogo perfetto per una visita. Una vera gemma nascosta, lontano dalle solite località turistiche.
Questo straordinario e raffinato mix di architettura e paesaggistica comprende tre ville, due edifici neoclassici d'ingresso, 16 ettari di parco, 2 cappelle, una limonaia ed edifici destinati a stalle, segherie e servizi. Nata nel Medioevo, la Villa Reale di Marlia, a Capannori (Lucca), vide il suo primo nucleo abitato dal Duca di Tuscia ma, negli anni, la proprietà passò a famiglie di mercanti e banchieri che la trasformarono in un palazzo signorile.
Appartenuta anche a Carlo Ludovico di Borbone, la villa è oggi un luogo magico in cui si incontrano diversi stili, dall’impero al liberty, e che, oltre alle visite guidate, offre un elegante bistrot immerso nel parco e cacce al tesoro botaniche per bambini.
Il Castello Ruspoli di Vignanello, in provincia di Viterbo, è conosciuto in tutto il mondo per il suo spettacolare labirinto e giardino rinascimentale, uno dei più importanti e meglio conservati d’Europa. Il castello fu donato da Papa Clemente VII a Beatrice Farnese Baglioni nel 1531 e, solo due secoli dopo, passò alla famiglia Ruspoli, dalla quale prende il nome.
Il percorso di visita, che si sviluppa tra sale e spazi all’aperto, regala un’affascinante sorpresa: l’accesso ai “Connutti”, i cunicoli sotterranei che custodiscono reperti storici falisci e romani, straordinariamente recuperati durante i lavori di restauro e poi resi fruibili al pubblico.
Il castello è noto per il suo aspetto imponente, caratterizzato da una pianta quadrangolare e quattro torri angolari, che gli conferiscono un aspetto di estrema robustezza e maestosità. Gli interni, poi, sono riccamente decorati e ospitano numerose sale affrescate, tra cui spicca il salone principale con soffitti a cassettoni e decorazioni a stucco.
Uno degli elementi più celebri del Castello Ruspoli è il giardino all'italiana, considerato uno dei più belli e meglio conservati del periodo rinascimentale. Il giardino, progettato nel 1611 da Ottavia Orsini, moglie di Sforza Marescotti, è un autentico capolavoro di architettura paesaggistica, caratterizzato da geometrie perfette, siepi ben curate, statue e fontane.
Un palazzo di tre piani, 14mila metri quadri e 124 gallerie che ospitano una delle più importanti pinacoteche d’Europa. Tutto questo (e molto altro ancora) è la Reggia di Capodimonte, a Napoli, che nei secoli ha accolto alcune delle famiglie più importanti d’Europa e d’Italia, dai Borbone ai Savoia, passando per i Bonaparte e i Murat.
Costruita nel 1738 per ospitare la preziosa collezione Farnese di Carlo di Borbone, fu poi trasformata in una vera e propria residenza, con tanto di Appartamento Reale ed eleganti giardini, come il Giardino Anglo-cinese e quello Tardo Barocco. Il palazzo si erge su una collina che domina la città di Napoli, offrendo viste spettacolari sia sul Golfo che sul Vesuvio. L'imponente struttura, di stile neoclassico, è composta da tre piani e circondata da un vasto parco di circa 134 ettari, il Real Bosco di Capodimonte, che è uno dei più grandi spazi verdi della città.
Il parco ospita una grande varietà di piante, alberi secolari, fontane e sentieri panoramici. All'interno della Reggia di Capodimonte si trova il Museo omonimo, uno dei più importanti d'Italia, che comprende opere di grandi maestri italiani e internazionali, tra cui Caravaggio, Tiziano, Raffaello, Masaccio e Botticelli.
Oltre alle pitture, il museo ospita anche una notevole raccolta di arti decorative, armi e porcellane, che testimoniano la ricchezza e il gusto delle famiglie reali che hanno abitato il palazzo. Le sale del palazzo sono decorate con stucchi, affreschi e mobili d'epoca, ricreando l'atmosfera fastosa della corte borbonica. Tra le sale più celebri vi sono la Sala delle Porcellane, la Sala degli Arazzi e la Cappella Palatina.
Fiore all’occhiello della città di Ragusa e mirabile esempio di architettura neogotica, il Castello di Donnafugata deve il suo nome a un’antica leggenda che vede protagonista la regina Bianca di Navarra che, nel Quattrocento, fu rinchiusa tra le sue mura. Acquistato dal Barone Vincenzo Arezzo nel 1648, quando era poco più che una torre, l’edificio deve il suo aspetto attuale ai lavori apportati tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, che lo hanno trasformato in una proprietà dotata di 122 stanze – molte delle quali sono state restaurate e aperte al pubblico – e di un ampio parco che si estende su oltre 2.500 metri quadri. Oggi ospita anche un museo dove è esposta una preziosa collezione di abiti e accessori, appartenuta al professor Gabriele Arezzo di Trifiletti, che racconta la storia della moda siciliana.
Uno degli elementi più suggestivi del Castello di Donnafugata rimane il suo parco di circa 8 ettari, un autentico gioiello paesaggistico. Il parco ospita un'intricata rete di sentieri, grotte artificiali, piccole costruzioni decorative, un tempietto neoclassico e un labirinto in pietra, che offrono ai visitatori un'esperienza immersiva nella natura e nella storia. Oltre alla bellezza architettonica e paesaggistica, il castello ha anche una notevole importanza culturale. È stato utilizzato come location per numerosi film e Serie TV, tra cui Il Commissario Montalbano, contribuendo a renderlo ancora più noto al grande pubblico.