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Shutterstock - Photo by Little Vignettes Photo
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Shutterstock - Photo by Little Vignettes Photo
Il lavoro a maglia ha radici profonde che affondano nell’antichità. Dalle tribù nomadi alle comunità rurali, la tradizione di intrecciare fili per creare tessuti ha attraversato secoli e culture. Oggi quest’arte continua a catturare l’immaginazione di persone di ogni età e provenienza. A partire dai mesi del lockdown, infatti, TikTok è stato testimone di un fenomeno sorprendente: il ritorno in auge della pratica artigianale dello “sferruzzare” (knitting). Gli influencer che lavorano a maglia mostrano, dai primi passi fino alla realizzazione del capo finito, tutto il processo di creazione offrendo spunti e suggerimenti per principianti ed esperti.
Ciò che un tempo era considerato un passatempo per le nonne è diventato così un fenomeno di tendenza, abbracciato da giovani creativi di tutto il mondo, anche grazie a una nuova generazione di designer sulle passerelle di moda. Basti pensare che, nel 2023, l’azienda di Madrid We Are Knitters ha riferito a Vogue Business che la crescita delle vendite, normalmente pari al 10%, è aumentata al 235%. Ma non solo! Lo scorso anno, le telecamere hanno inquadrato la commissaria europea Ylva Johansson che lavorava a maglia durante il discorso di Ursula von der Leyen al Parlamento Europeo. E come dimenticare, poi, il campione britannico di tuffi, Tom Daley, immortalato alle prese con l'uncinetto durante le Olimpiadi di Tokyo nel 2021.
Questo revival del knitting è dovuto a diversi fattori. In primo luogo, a una crescente consapevolezza ambientale e a una preferenza per prodotti realizzati in modo sostenibile. Il tutto a discapito del fast fashion, oggi responsabile del 10% delle emissioni di gas serra sul Pianeta (il che non stupisce, se si considera che ben l’85% dei tessili prodotti dalla moda "veloce" finisce in discarica, come riporta Legambiente). In secondo luogo, c’è un desiderio di riscoprire il piacere del lavoro manuale e del processo creativo. Nel caos della vita moderna, il lavoro a maglia offre un rifugio di pace. Ago e filo aiutano a ritrovare la calma e migliorano concentrazione, memoria e coordinazione, stimolando la mente. Insomma, un'esperienza rilassante e terapeutica.
Questo hobby offre l’opportunità di rallentare, concentrarsi e creare qualcosa di tangibile con le proprie mani. È diventato un modo per staccare la spina dal mondo digitale e dedicarsi a una pratica meditativa che aiuta a rimanere nel presente. Le sfide da affrontare? Il tempo e la pazienza necessari potrebbero scoraggiare alcuni, mentre altri potrebbero trovare difficile acquisire le abilità necessarie. Tuttavia, se l'idea di cimentarvi da soli non vi sembra allettante, sappiate che lavorare a maglia non è un’attività esclusivamente solitaria, ma può diventare anche un’opportunità per connettersi con gli altri. Nel tempo, infatti, sono nati club per riunirsi e condividere progetti, modelli e amicizia. Stitch 'n' Bitch, per esempio, con oltre 1460 gruppi in 289 città in tutto il mondo, è un vero e proprio movimento di social knitting, oggi riconosciuto come popolare ritrovo per gli appassionati.
Che si tratti di un cappello caldo o di una coperta accogliente per un neonato, ogni capo realizzato a maglia porta con sé una piccola storia di affetto e impegno. Del resto, chi non ha mai dovuto indossare, per amore, quel maglione fatto dalla nonna con motivi imbarazzanti, che spesso provocava anche un fastidioso prurito?