Tech
Photo by Google
#FFFFFF
Photo by Google
Il colosso tecnologico che ha radicalmente cambiato il nostro modo di reperire notizie in rete e, più in generale, di vivere, ha da poco celebrato l'importante traguardo del suo primo quarto di secolo. E pensare che tutto nasce in un garage di Menlo Park, in California. Perché è proprio lì che, il 4 settembre del 1998, due studenti della Stanford University, Larry Page e Sergey Brin, si inventano, come progetto di ricerca, un algoritmo in grado di scandagliare la rete e fare un po' di ordine nel caos che, all'epoca, regnava nel web. Questo algoritmo si chiamava PageRank, misurava il valore di una pagina web in base alla quantità e alla qualità dei link in ingresso e si rivelò molto più efficiente di tutti gli altri algoritmi già esistenti. L'idea di Page e Brin ebbe un successo fulminante, trasformando nel giro di pochissimo tempo Google – il cui nome deriva dal termine matematico “googol”, numero che consiste in un 1 seguito da cento zeri, come a riflettere l’intenzione dei fondatori di sistematizzare un’immensa quantità di informazioni – nel motore di ricerca prediletto dagli utenti e portando i proprietari dei principali siti web a fare di tutto pur di comparire nelle prime posizioni dei suoi risultati.
Tra le tappe principali di questo viaggio unico impossibile non citare almeno il 2004, anno in cui Google sbarca a Wall Street forte di un valore di 85 dollari ad azione, segnando così l'ascesa della compagnia a livello globale. Questo per quanto riguarda l'impatto economico. Volendone considerare invece la portata culturale, impossibile non citare almeno il 2006, quando l’Oxford Dictionary incluse la parola “google” come verbo che significa “cercare informazioni su Internet”, indipendentemente dal motore di ricerca utilizzato. Il resto è storia. Una storia lunga cinque lustri, durante i quali quello che era “solo” un motore di ricerca si è trasformato in uno dei padroni del web, capace di stimolare la creazione dei contenuti e di raccogliere una quantità enorme di pubblicità. Per intenderci, più della somma di tutti i giornali al mondo messi insieme. Basti pensare che, il mese scorso, la quota di mercato di Google era di circa il 92%, pari a circa 4,3 miliardi di persone nel mondo. Il suo concorrente più vicino, Bing, deteneva circa il 3% del mercato e Yahoo poco più dell’1%.
Nel corso degli anni, Google è diventato parte integrante della nostra vita quotidiana, plasmando il modo in cui cerchiamo, comunichiamo e interagiamo con le informazioni sul web e, da un certo punto in poi, anche con gli altri. Nel corso degli anni, infatti, Google non si è limitata al suo ruolo primigenio di semplice motore di ricerca. L’azienda ha lanciato una serie di prodotti e servizi di successo, tra cui Gmail nel 2004, Google Maps nel 2005 e l’acquisizione di YouTube nel 2006. Google ha anche sviluppato il sistema operativo mobile Android, che ha alimentato una vasta gamma di dispositivi e ha raggiunto una quota di mercato significativa. Negli ultimi anni, Google ha inoltre investito pesantemente nell’intelligenza artificiale e nell’apprendimento automatico, i cui sviluppi siamo ancora di là dal comprendere del tutto ma che, nelle parole di Sundar Pichai, CEO di Google, sarà “Più dirompente del passaggio dall’informatica desktop a quella mobile e potrebbe persino superare Internet“. Ma, del resto, se l'avventura di Google ha sempre avuto un concetto guida, è senza alcun dubbio quello secondo il quale la tecnologia che ci sorprende oggi sarà data per scontata domani.